Risparmio carburanti, a 110 km in autostrada si consuma fino a -20% di benzina. Ecco come tagliare i costi con comportamenti corretti

Un'autostrada
Ridurre la velocità in autostrada da 130 a 110 km/ h porta ad un risparmio sul consumo di carburante che si aggira attorno al 15-20%. «Ecco un esempio di...

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Ridurre la velocità in autostrada da 130 a 110 km/ h porta ad un risparmio sul consumo di carburante che si aggira attorno al 15-20%. «Ecco un esempio di comportamento che in questo momento aiuterebbe il Paese, l’ambiente e anche le tasche degli utenti». Lo sottolinea federMobilità, l’associazione senza scopo di lucro che riunisce le amministrazioni responsabili del governo della mobilità a livello regionale, provinciale e comunale. L’associazione invita i cittadini ma anche le Istituzioni a riflettere e ad agire su come contribuire con opportune scelte di mobilità sostenibile anche adottando, in maniera volontaria e consapevole, stili di vita e comportamenti di guida utili ad attuare quei cambiamenti che, da tempo, l’ambiente nel quale viviamo richiede.

Questo «nell’attesa di importanti transizioni e impegni veri come la sostanziale riduzione dell’uso dei combustibili fossili, una diffusa elettrificazione, una migliore efficienza energetica e l’uso di sistemi di alimentazione alternativi (come quelli basati sull’idrogeno), possiamo cambiare il nostro stile di vita e i nostri comportamenti, che, insieme alle giuste politiche operative e funzionanti infrastrutture nonché nuove tecnologie, potremmo ottenere in modo significativo una riduzione delle emissioni di gas serra». Inoltre - si sottolinea - la riduzione delle emissioni nel settore industriale comporterà un uso più efficiente dei materiali, il riutilizzo e il riciclo dei prodotti e la riduzione al minimo dei rifiuti.

Per i materiali di base, tra cui l’acciaio, i materiali da costruzione e i prodotti chimici, i processi di produzione a basse o zero emissioni si trovano tra la fase pilota e la fase che precede la commercializzazione. Questo settore rappresenta circa un quarto delle emissioni globali. Raggiungere lo zero netto sarà impegnativo e richiederà nuovi processi di produzione, elettricità a basse e zero emissioni, idrogeno e, se necessario, la cattura e lo stoccaggio del carbonio. 

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Il Messaggero