BERLINO – Nel penultimo ePrix della sesta stagione della Formula E tornano protagonisti i piloti e le scuderie che la DS Techeetah ha “strapazzato” nelle quattro...
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Oggi e domani, su un tracciato inedito, si corre solo per il secondo posto. Perché i titoli individuale ed a squadre sono già stati vinti domenica da Antonio Felix Da Costa e del team franco cinese. Tutti e quattro i campioni ancora impegnati nella Formula E sono incappati in una qualifica disastrosa: né il portoghese, né il compagno di squadra Jean Eric Vergne, né Lucas di Grassi (Audi Sport), né Sébastien Buemi (Nissan e.Dams) sono riusciti a far registrare un tempo valido perché hanno atteso troppo per l'uscita dai box.
Rast ha girato in 1:15.993 tenendosi alle spalle Alex Lynn (Mahindra) e Robin Frijns (Envision Virgin), ma nel giro decisivo della SuperPole il più rapido è stato Rowland (1:15.955). Accanto al britannico partirà l'olandese Frijns, che ha accusato meno di cinque centesimi di ritardo. Poi, nell'ordine, lo svizzero della Tag Heuer Porsche Neel Jani, il tedesco della Audi, lo stesso Lynn ed il terzo britannico fra i primi sei. Ossia il debuttante della Panason Jaguar Tom Blonqvist, chiamato a sostituire James Calado in queste ultime due gare e ad anticipare l'arrivo di Sam Bird.
L'esito delle fasi preliminari della gara tedesca, la quinta in 8 otto gironi, rende decisamente avvincente la lotta per la classifica generale perché Vergne, che è secondo a quota 80, rischia di fare molta fatica ad andare a punti dovendo partire dal fondo. I rivali più accreditati sono 4 e sono raggruppati fra i 69 punti di Maximilian Günther (Bmw i Andretti) e del brasiliano di Grassi ed i 65 di Mitch Evans (Panasoni Jaguar) con Buemi a 67. Con la sua quarta fila (settimo tempo) anche André Lotterer (Porsche) potrebbe inserirsi ancora nella lotta per il podio, dal quale lo separano appena 10 punti. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero