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L’automobile non basta più a se stessa ed ha bisogno di un sistema più ampio e coordinato per diventare davvero connessa, autonoma, condivisa ed elettrica. Probabilmente è questa nuova realtà che distingue l’era dell’automobile da quella della mobilità ed è per questo che le case non possono pensare solo al veicolo, ma devono provvedere a tutto ciò che le circonda. Ecco perché la Mercedes ha annunciato al CES che avrà una rete di ricarica propria a livello globale, con un investimento di un miliardo di dollari e la previsione di avere 2.500 punti di ricarica fino a 350 kW negli Usa per il 2027. Italdesign immagina invece il Climb-E, uno strumento di mobilità autonoma capace di integrarsi nella casa e nell’ufficio portandoci dall’una all’altro evitando persino di prendere l’ascensore perché è letteralmente in grado di scalare le pareti.
Altra creatura con contributi italiani è la Holon Benteler, minibus a guida autonoma realizzato con Pininfarina, mentre Fiat mostra il suo Metaverse Store, dove già si può acquistare online la 500 La Prima by Bocelli.
I fornitori dei costruttori automobilistici stanno sviluppando soluzioni molto più integrate fino piattaforme tecnologiche complete. Tra questi c’è ZF che a Las Vegas presenta ProConnect, capace di collegare l’automobile a qualsiasi fonte di informazione terrestre o satellitare per la guida autonoma di livello 4. La applicherà, insieme ad altre soluzioni presenti nel proprio portafoglio, alla navetta che sta realizzando con Beep, società americana di MaaS (Mobility-as-a-Service). Altro dimostratore del futuro che ci aspetta è lo Snapdragon Digital Chassis di Qualcomm, il maggior produttore di microchip per smartphone.
Trattasi di un suv coupé dotato di un unico processore in grado di gestire tutta la vettura e che mostra tutti i benefici delle piattaforme “software based” fino alla possibilità di fare acquisiti utilizzando i propri dati biometrici. L’auto è dunque il teatro di complessità e opportunità inedite che richiedono nuove idee. Per questo la Hyundai Motor Company ha creato da tempo ZER01NE, un incubatore che offre anche supporto finanziario alle start-up. Dal 2018 ne ha cresciute oltre 140, ne ha sfornate 76 e 25 sono diventate spin-off in grado di muoversi con le proprie ruote e di creare quell’ecosistema tecnologico del quale l’automobile ha terribile bisogno.
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Il Messaggero