Cade e si ritira van Beveren: la 10^ tappa va a Walkner (KTM) che si prende anche la testa

Matthias Walkner, il pilota in sella alla KTM è il nuovo leader
BELEN – La decima tappa della Dakar 2018 ha riservato molte sorprese. Nel tratto che portava da Salta a Belen (il giorno dopo la tappa annullata per via delle previsioni...

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BELEN – La decima tappa della Dakar 2018 ha riservato molte sorprese. Nel tratto che portava da Salta a Belen (il giorno dopo la tappa annullata per via delle previsioni meteo poco favorevoli) è andata in scena la fine della competizione di uno dei principali protagonisti. Adrien van Beveren ha infatti visto infrangersi il suo sogno ad una manciata di km dal traguardo.


Il pilota francese non aveva commesso errori e stava andando a vincere un’altra importante tappa quando ha perso il controllo della moto: dopo la caduta è stato trasportato in elicottero presso il primo centro medico e sembrerebbe aver riportato diversi traumi, tra cui una frattura della clavicola. Insomma, la sua Dakar finisce qui.

L’altro colpo di scena riguarda i molti errori di navigazione commessi dai tanti piloti. Chi ha gestito al meglio la situazione è stato Matthias Walkner: il pilota in sella alla KTM ha tagliato per primo il traguardo dopo quasi 5 ore di gara precedendo Quintanilla e Guell rispettivamente di 11’35’’ e 16’21’’. Ora il pilota austriaco è primo nella classifica piloti, con un enorme vantaggio sugli inseguitori.

È infatti di 39’42’’ il ritardo nella generale di Joan Barreda (2°), con Kevin Benavides (3°) a 41’23’’. Da segnalare l’undicesimo posto di Laia Sanz, che resta la più forte tra le donne, mentre per quel che riguarda gli italiani sono stati Jacopo Cerutti e Maurizio Gerini i più veloci, chiudendo rispettivamente al 20esimo e al 21esimo posto.




Nella categoria Quad, infine, si è imposto Nicolas Cavigliasso, seguito da Ferioli e da Casale. Nonostante il terzo posto conquistato, il cileno resta saldamente al comando della classifica generale con un vantaggio di oltre un’ora e quaranta su Ferioli. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero