C’è “Night Vision”, il Leone vede anche nella notte. Peugeot adotta il dispositivo ad infrarossi per guidare al buio

Il dispositivo Night Vision di Peugeot sul cockpit del modello
MILANO - La visione notturna. Una tecnologia suggestiva e accattivante, che nel mondo dell’auto ha iniziato a farsi largo agli inizi del terzo millennio, ma che affonda le...

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MILANO - La visione notturna. Una tecnologia suggestiva e accattivante, che nel mondo dell’auto ha iniziato a farsi largo agli inizi del terzo millennio, ma che affonda le proprie radici in un passato più lontano, nel fertile – per molte innovazioni – terreno della ricerca a fini militari. Le sue prime applicazioni pratiche risalgono agli anni del secondo conflitto mondiale, ma la sua notorietà al grande pubblico è legata al verde delle riprese notturne che esattamente trent’anni fa portarono nelle case di tutto il mondo le immagini della prima Guerra del Golfo. Un’innovazione del genere non poteva lasciare indifferente l’industria automobilistica, impegnata a soddisfare una clientela per la quale “vederci chiaro” è spesso una priorità. Le applicazioni sviluppate in ambito automotive non hanno tardato a farsi largo, seppure con una diffusione a lungo limitata alla fascia alta – la più esclusiva – del mercato. 



Adesso i sistemi di visione notturna sono maturi per uscire dalla ristretta cerchia dei costruttori premium per affrontare il mercato generalista. Tra i primi ad accettare le sfida c’è la casa del Leone che propone il “Peugeot Night Vision” come accessorio a richiesta, per ora disponibile sui modelli che si collocano ai “piani alti” del suo portafoglio prodotti: l’ammiraglia 508 berlina e station wagon e i due Suv 3008 e 5008.
Delle due strade percorribili – i sistemi attivi che sfruttano l’andata e ritorno di un fascio di luce infrarossa, ma risultano meno efficaci in caso di pioggia o nebbia, e quelli passivi che leggono la temperatura dei “bersagli” – i tecnici del gruppo francese hanno scelto la seconda che garantisce una portata superiore e un contrasto più elevato, seppure al prezzo di una risoluzione leggermente meno definita. Al cuore del sistema c’è una telecamera termografica inserita al centro della calandra, subito sopra l’emblema del Leone. La sua lente, regolarmente pulita dal liquido lavavetri della vettura, ha un angolo di apertura focale di 24 gradi che si riduce quando la velocità supera gli 80 km orari, garantendo un’ottima visione fino a 200 metri rispetto ai 150 che rappresentano il limite della abbaglianti. 


Delle immagini, proiettate sul quadro strumenti digitale del Peugeot i-Cockpit, abbiamo apprezzato la nitidezza – che aumenta al calare della luminosità esterna – e la chiarezza informativa: quando sono fuori traiettoria, pedoni e animali alti più di 1,5 metri sono contornati da una cornice gialla che diventa rossa se entrano in una potenziale “rotta di collisione”. Il guidatore può attivare il “Night vision” fino alla velocità di 160 km orari se i fari sono accesi, la luminosità esterna è ridotta (lo segnala una spia sul display) e la temperatura è compresa tra -30° e +28°. Il sistema è disponibile come optional da 1.000 euro con gli allestimenti GT e GT Pack dei modelli che lo prevedono.

 

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Il Messaggero