BYD, firmato l’accordo con il governo ungherese: il primo stabilimento europeo operativo entro 3 anni

L’accordo tra BYD e il governo ungherese è stato siglato in remoto il 30 gennaio dal ministro degli Affari Esteri e del Commercio, Péter Szijjártó e dal presidente e chairman di BYD, Wang Chuanfu.
Il nuovo stabilimento di BYD in Ungheria sarà operativo entro 3 anni. Lo ha annunciato il costruttore cinese in occasione della firma che sancisce l’accordo...

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Il nuovo stabilimento di BYD in Ungheria sarà operativo entro 3 anni. Lo ha annunciato il costruttore cinese in occasione della firma che sancisce l’accordo preliminare di approvvigionamento e vendita che mette ufficialmente in moto l’iter per la costruzione dell’impianto di Szeged.

L’accordo è stato siglato in remoto il 30 gennaio dal ministro degli Affari Esteri e del Commercio ungherese, Péter Szijjártó e dal presidente e chairman di BYD, Wang Chuanfu. Erano presenti anche altri rappresentanti del governo di Budapest, il sindaco di Szeged, László Botka, l’ambasciatore cinese in Ungheria, Gong Tao e He Zhiqi, senior vice president di BYD e coo di BYD Auto insieme ad altri dirigenti del gruppo di Shenzen.

Il nuovo stabilimento, che sarà situato vicino ai confini con Romania e Serbia, sarà il primo impianto produttivo per automobili di un costruttore cinese in Europa. BYD già costruisce dal 2016 bus elettrici a Komarom, altra città dell’Ungheria, paese sono già presenti altri costruttori come Audi, Mercedes Opel e Suzuki insieme a fornitori del calibro di Bosch, Continental, Delphi, Denso, Michelin, Hankook, Lear e Luk.

BYD dunque troverà già terreno favorevole e, allo stesso tempo, dovrà costruire un ecosistema di fornitura che comprenderà aziende del suo stesso gruppo. A Szgezed saranno costruiti modelli per il mercato europeo, anche se non è chiaro se saranno solo ad emissioni zero poiché il comunicato parla di “auto elettriche”, “veicoli a nuova energia” e “modelli ecologici” e questo potrebbe significare che ci potrebbero essere anche auto dotate di motori a pistoni.

L’accordo, oltre a sancire l’inizio ufficiale di un percorso, fissa anche i tempi: lo stabilimento diventerà operativo entro tre anni e dunque entro la fine del 2026 o, al massimo l’inizio del 2027, vedremo i primi modelli europei di BYD e le prime auto cinesi fabbricate sul suolo europeo. BYD precisa che la costruzione dell’impianto avverrà in più fasi e creerà migliaia di nuovi posti di lavoro, direttamente o attraverso l’indotto.

BYD ha il proprio quartier generale in Europa a Schiedam, nell’area metropolitana di Rotterdam, e un centro di ricerca e sviluppo a Hunslow, sobborgo occidentale di Londra. Inoltre è presente commercialmente in 19 paesi con circa 250 concessionari con una gamma di sei modelli – dei quali cinque in Italia: Han, Atto 3, Dolphin, Seal e Seal U – che diventeranno otto entro la fine dell’anno con il lancio di altre due autovetture.

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Il Messaggero