Smaltita la sbornia dei giorni scorsi riguardante il mercato piloti, con la decisione Ferrari di lasciar libero Sebastian Vettel al termine della stagione 2020 e di ingaggiare...
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Gli obiettivi iniziali del budget cap erano quelli di avere una griglia più equilibrata, e con la situazione odierna la sostenibilità economica della F1 è prioritaria. Credo che conti allo stesso modo per le grandi e per le piccole squadre. Il messaggio che ci era giunto da chi sta al di sopra dei vari team principal era evidente, bisognava tagliare i costi. Quindi, è avvenuto un altro passo importante nella riduzione del limite alle spese. Abbiamo cominciato da 175 milioni di dollari, è già stato difficile arrivare fino a lì, con la crisi attuale partiremo da 145". Ricordiamo che team come Ferrari e Mercedes spendono circa 400 milioni di dollari, Red Bull poco meno. Per loro sarà un sacrificio non da poco, ma certamente necessario se non vogliono correre tra di loro nel futuro...
Un altro aspetto su cui si sta lavorando concerne la spartizione tra le varie squadre dei premi messi sul piatto da Liberty Media, ovvero i guadagni che arrivano dalla posizione nella classifica costruttori, dai diritti tv, dagli sponsor. Brawn ha spiegato: "Ne beneficeranno soprattutto i team di media classifica, avranno una percentuale molto maggiore, Ci saranno progressi in ogni direzione. Stiamo riducendo il denaro che può essere speso in F1 e stiamo migliorando la distribuzione dei premi fra tutti i partecipanti. Una buona squadra di metà griglia dovrebbe essere in grado di conquistare dei podi, magari una vittoria, e realizzare un piccolo margine economico. Se riusciremo in questo, avremo un futuro molto sostenibile". Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero