Brexit, l'industria dell'auto inglese potrebbe avere pesanti conseguenze

L'interno di una fabbrica automobilistica nel Regno Unito
BERLINO - L’industria automobilistica europea, di fronte alla vittoria del Brexit, prevede “enormi conseguenze negative” a medio termine e, nell’immediato,...

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BERLINO - L’industria automobilistica europea, di fronte alla vittoria del Brexit, prevede “enormi conseguenze negative” a medio termine e, nell’immediato, un “periodo di incertezze”. Lo ha detto Matthias Wissmann, presidente dell’associazione tedesca dell’automotive VDA, parlando nello specifico delle conseguenze sul sistema produttivo che, com’è noto, vede la presenza in Gran Bretagna di numerosi costruttori esteri - come Nissan, Toyota e Honda - oltre a quella dei marchi inglesi Jaguar, Land Rover, Rolls-Royce, Bentley e Aston Martin che sono però sotto il controllo di investitori esteri.


«La sola industria tedesca, comprese le aziende della fornitura, conta su 100 società in Gran Bretagna - ha detto Wissmann - e se ci saranno conflitti commerciali tra Unione Europea e Regno Unito i danni saranno enormi per tutti». La prima conseguenza dell’uscita dalla UE potrebbe essere quella di un blocco degli investimenti programmati dalle Case costruttrici in Gran Bretagna e, parallelamente, anche in altri Paesi, per un possibile rallentamento globale del business auto. L’introduzione di dazi doganali (10% all’uscita e 4% all’ingresso) per le automobili e le parti staccate influenzerà certamente anche le vendite in Gran Bretagna, con un potenziale rallentamento delle importazioni e un decremento delle esportazioni dei brand - compresi quelli giapponesi citati - verso l’Europa.

Gli analisti di Evercore ISI hanno stimato che nel 2016 le vendite in GB dovrebbero scendere del 4,5% a fronte di una previsione - pre Brexit - di una crescita del 3%. E nel 2017 l’impatto dovrebbe essere ancora più forte: - 10% in GB, portando ad una diminuzione della produzione di automobili in Europa del 2,5%.
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Il Messaggero