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La circolare tedesca. Un tram verde diretto al 2050 quando raggiungerà la fermata finale: zero emissioni di CO2 per tutta la sua attività. Un tram che parte da Monaco e si chiama Bmw: «Saremo noi a produrre l’auto elettrica più green», ha dichiarato il ceo Oliver Zipse durante la tradizionale conferenza annuale con la stampa. L’obiettivo sarà raggiunto con il recupero dei materiali (batterie incluse), l’uso di energia rinnovabile e il riciclo dell’intera vettura. Zero emissioni e zero rifiuti. Un’economia circolare che è alla base della strategia Bmw: tredici modelli elettrici entro il 2023, capaci di coprire circa il 90% dei segmenti di mercato. Spostando le lancette al 2025, la stima è consegnare circa 2 milioni di elettriche nel mondo. Fino ad arrivare al 2030, quando le Bmw a sola batteria rappresenteranno almeno la metà delle immatricolazioni. Entro il 2024 sarà poi trasferita fuori della Germania anche la produzione dei motori a combustione: benzina e diesel usciranno dagli impianti di Steyr (Austria) e Hams Hall (Regno Unito). E se Volkswagen nei giorni scorsi ha annunciato la costruzione di Gigafactory in Europa dove produrre le batterie, la scelta Bmw è differente: «Abbiamo diversi fornitori da Cina, Corea ed Europa, alleanze così forti che per i prossimi anni non ci sarà la necessità di realizzare da soli le batterie. La nostra ricerca sulle celle al litio continua ma senza grandi investimenti perché lo fanno già i nostri partner», ha spiegato Zipse al canale tv americano Cnbc.
«L’aspetto importante è garantire con le elettriche il bilancio ottimale tra offerta di prodotto e profittabilità», ha precisato ancora Zipse, rassicurando gli azionisti di fronte al timore di un eventuale salto nel vuoto. Tanto più se a medio termine il margine del gruppo dovrà essere tra l’8 e il 10%. La strategia nel 2021 prevede il lancio della i4, una coupé quattro porte, disponibile anche in versione sportiva M: «Con il suo design sportivo, la migliore esperienza di dinamica di guida della sua categoria e le zero emissioni, la i4 è un’autentica Bmw», la descrizione appassionata di Pieter Nota responsabile delle vendite del gruppo tedesco. Tradotto in numeri da pista: un’accelerazione da 0 a 100 in circa 4 secondi, con solo la resistenza del vento a rompere il silenzio ovattato del motore elettrico e una potenza fino a 390 chilowatt, l’equivalente dei “vecchi” 530 cavalli. Poche le informazioni rilasciate finora, se non quella più importante quando si parla di questo tipo di auto: l’autonomia dichiarata arriverà fino a 590 chilometri, più che sufficienti a eliminare l’ansia di restare a secco di corrente.
Entro la fine del 2021 arriverà anche la iX, interpretazione elettrica della definizione di Suv, con una trazione integrale garantita da un motore sull’asse anteriore e uno sul posteriore.
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Il Messaggero