Bmw Motorrad, novanta giorni di garanzia in più. Iniziativa si inserisce nel progetto #InsiemePerRipartire

Bmw Motorrad, novanta giorni di garanzia in più. Iniziativa si inserisce nel progetto #InsiemePerRipartire
MILANO - Novanta giorni di garanzia in più per le moto Bmw. Li riconosce Bmw Motorrad Italia a seguito dello stop forzato dovuto al lock-down. In pratica su tutti i veicoli...

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MILANO - Novanta giorni di garanzia in più per le moto Bmw. Li riconosce Bmw Motorrad Italia a seguito dello stop forzato dovuto al lock-down. In pratica su tutti i veicoli nuovi c’è una proroga di novanta giorni alla scadenza della garanzia contrattuale. 


Anche questa iniziativa si inserisce nel progetto #InsiemePerRipartire di Bmw Motorrad. Si tratta di una iniziativa che connette diversi fronti. Il via con il manifesto di incoraggiamento mandato anche attraverso le parole di Alex Zanardi. Poi sono seguite le attività di comunicazione per alimentare, nonostante il fermo, la voglia di moto. Su questo fronte sono comprese l’inserimento di sezioni di approfondimento sulla tecnologia delle motociclette pubblicate sul sito internet di Bmw Motorrad Italia, e l’attivazione sui canali social del progetto chiamato “How-To by Dealers”, che coinvolge la rete dei concessionari come trainer su temi di particolare interesse per i clienti.

“Vogliamo essere vicini in ogni modo ai nostri clienti - dice Salvatore Nicola Nanni, general manager di Bmw Motorrad Italia - il nostro manifesto è un incoraggiamento al mondo delle due ruote: stimoliamo il pensare al momento in cui questa difficile situazione sarà finita e potremmo tornare a vivere appieno le nostre passioni. Sul fronte della comunicazione abbiamo spinto sui canali web e social, ma non ci siamo voluti fermare a questo. Per dimostrare a loro anche in un modo concreto la nostra vicinanza, poiché inevitabilmente stanno subendo una limitazione all’utilizzo delle loro moto, abbiamo posticipato la scadenza della garanzia per un periodo confrontabile con quello di lock- down”. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero