BMW M6 Cabrio, signora da 560 cavalli coppia più 30%, consumi meno 30%

La linea dinamica ma molto elegante della BMW M6 in versione Cabrio
MISANO - BMW ha appena festeggiato il miglior maggio della sua storia, con 156.957 unità immatricolate nel mondo e un totale di 728.029 nei primi 5 mesi dell’anno (più 9,1%)....

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MISANO - BMW ha appena festeggiato il miglior maggio della sua storia, con 156.957 unità immatricolate nel mondo e un totale di 728.029 nei primi 5 mesi dell’anno (più 9,1%). Successi commerciali che si spiegano con la qualità del prodotto, ma anche con il continuo rinnovamento della gamma, in nome del progresso tecnologico e delle mutate esigenze del pubblico. In questa ottica, la casa di Monaco ha appena aggiornato la M6 Cabrio, ora dotata del poderoso V8 benzina Twin Power Turbo 4,4 litri, con potenza portata a 560 cv (+10%) e coppia di 680 Nm (+30%). Come già in altri casi, BMW ha compiuto un prodigio in materia di efficienza globale: la magnifica scoperta tedesca passa infatti da 0 a 100 km/h in 4,3 secondi, non supera i 250 km/h solo perché c’è un limitatore automatico, ma riduce i consumi del 30% (10,3 litri/100 km) e contiene le emissioni a 239 gr/km.


Dotata di cambio automatico a 7 marce, doppia frizione e trazione posteriore, la M6 Cabrio conserva la capote in tela, i quattro posti e le ricche dotazioni, riproponendosi come uno splendido oggetto da esibire sulle promenade più belle del mondo, ma anche come una supersportiva capace di esaltare i patiti della guida “vera”. Ciò grazie ad un comportamento che può diventare persino aggressivo staccando il controllo del DSC e mettendo a dura prova il nuovo differenziale posteriore a bloccaggio variabile. Tutta roba apprezzabile in condizioni limite, come un giro di pista in autodromo. Girare in circuito, del resto, è quasi una consuetudine per molti clienti della casa tedesca: basti dire che nel 2011 sono stati oltre sedicimila (+24,6% sul 2010) coloro che hanno frequentato i corsi di guida sicura gestiti a Misano dall’ex pilota di Formula 1 Sigfrid Sthor in collaborazione con BMW. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero