BMW M5, la berlina diventa ancora più sportiva. Prestazioni da urlo con il V8 4.4 biturbo che eroga 600 cv

Il frontale della nuova BMW M5 Competition
MONACO - La BMW Serie 5 si rinnova e, a ruota, segue la M5 che accoglie tutte le innovazioni introdotte su tutta la gamma migliorando, al contempo, la propria essenza di berlina...

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MONACO - La BMW Serie 5 si rinnova e, a ruota, segue la M5 che accoglie tutte le innovazioni introdotte su tutta la gamma migliorando, al contempo, la propria essenza di berlina sportiva con novità sia estetiche sia tecniche.


La nuova M5 ha dunque fari con la nuova firma luminosa e dotati della tecnologia Laser che permette di avere un fascio lungo fino a 650 metri oltre che nuove funzioni di illuminazione. Sono stati rimodellati la calandra, le prese d’aria (quelle laterali più ampie e quella centrale ha forma esagonale), i paraurti e l’estrattore posteriore. Immancabili su una M i retrovisori a doppio braccio – ma quello superiore ha funzione solo estetica ed aerodinamica – e i due terminali doppi con cromatura scura.

Confermato anche il tetto in fibra di carbonio, componente che, insieme al cofano in alluminio, permette di ridurre il peso ed abbassare il baricentro. E a proposito di massa, sono stati adottati sulla versione Competition, riconoscibile per alcuni particolari, i cerchi da 20 pollici della M8 mentre la M8 “base” ha i cerchi da 19 pollici. Se si opta di prendere l’impianto frenante con dischi carboceramici e pinze color oro, le masse non sospese calano di ben 23 kg rispetto a quelli bimetallici (tazze in alluminio e rotori in ghisa). La Competition si caratterizza anche per un assetto ribassato di 7 mm e tarature diverse.

Novità anche per la plancia con lo schermo centrale da 12,3 pollici e un accesso più diretto alle funzioni che permettono di adattare tutte i parametri che riguardano la meccanica e il telaio. La nuova M5 ha ora gli ammortizzatori a controllo elettronico della M8 Grand Coupé e la versione Competition ha i supporti motore più rigidi. Il pilota può selezionare le modalità di guida Road, Sport e Track influenzando il comportamento anche del sistema di trazione integrale modificando il bloccaggio del differenziale posteriore e fino ad escludere del tutto il trasferimento della coppia alle ruote anteriori e i sistemi di assistenza alla guida.

Invariato il motore, il V8 4.4 biturbo che eroga 600 cv. La versione Competition raggiunge 625 cv, sempre a 6.000 giri/min, ed eguaglia la coppia di 750 Nm ma allargando ulteriormente l’arco di utilizzo visto che il valore massimo, espresso sin da 1.800 giri/min, si estende da 5.600 a 5.860 giri/min. La voce di scarico è esaltata dalle valvole posizionate all’interno dei silenziatori. Il cambio è a 8 rapporti e sul volante ci sono i pulsanti M1 ed M2 i cui parametri possono essere programmati dal pilota ricavando così setup di guida personalizzati, comprese le visualizzazioni della strumentazione e dell’head-up display.


Di livello assoluto le prestazioni. La M5 accelera da 0 a 100 km/h in 3,4 secondi e da 0 a 200 km/h in 11,1 s. mentre la Competition scende rispettivamente a 3,3 e 10,8 secondi. Acquistando il pacchetto M Driver’s Package, che comprende un corso di guida, si può avere innalzare il limitatore elettronico di velocità da 250 a 305 km/h. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero