Una linea filante e pulita, un abitacolo ampio e incredibilmente luminoso, una plancia libera da pulsanti e interruttori, un look rivoluzionario che non rinnega alcuni...
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Un concetto rafforzato da Frank Weber, che nel Board ha la responsabilità dello Sviluppo e ricorda come con questo modello, frutto del più grande investimento nella storia dell’azienda, «Non stiamo solo scrivendo un altro capitolo della nostra storia, ma un libro completamente nuovo che avrà un grande impatto sulle future generazioni delle nostre vetture». A dare una dimostrazione concreta della profondità del cambiamento provvede la prossima generazione del sistema di interazione uomo-macchina Bmw iDrive che si affida ai (pochi) comandi multifunzione concentrati sul volante, al grande schermo flottante che interrompe l’assoluta linearità della plancia e all’inedita “Panoramic vision” che, a richiesta del guidatore, può “ereditare” le informazioni dal display centrale e proiettarle in una fascia luminosa – il cui colore cambia a seconda della modalità di guida prescelta – che corre a tutta larghezza alla base del parabrezza. Un esempio di tecnologia digitale incentrata sull’uomo coerente con il concetto Bmw i Vision Dee. Un’altra nuova filosofia di marca definita Bmw i Vision Circular trova espressione nella fabbrica ungherese di Debrecen a cui è affidata la produzione del modello senza l’impiego di combustibili fossili e ricorrendo a materie prime e seconde prodotte con ridotte emissioni di CO2. Sempre sul fronte della compatibilità ambientale, la Neue Klasse potrà contare su motori elettrici molto efficienti, nonché sulla sesta generazione della tecnologia di propulsione elettrica eDrive che, grazie alle batterie le cui celle cilindriche di nuova concezione garantiscono una densità energetica superiore del 20% rispetto alla precedenti celle prismatiche, determina un aumento del 30% sia della velocità di ricarica, sia dell’autonomia. La grande attenzione con cui Monaco guarda al futuro non significa però perdere di vista il presente, anche se la più importante sfida del momento resta pur sempre la transizione energetica. E la seconda generazione della X2, appena presentata, si inserisce alla perfezione in questo “doppio binario”. Per la prima volta, infatti, la vettura che nel 2018 ha portato il concetto di Sac (Sport activity coupé) nel segmento delle compatte premium può contare su una “gemella” a emissioni zero, battezzata iX2 come vuole la “grammatica elettrica” adottata a Monaco.
L’anticipazione della nuova gamma, il cui lancio commerciale è previsto per marzo 2024 con un listino ancora (ovviamente) da definire, ha messo in risalto, oltre alla crescita delle dimensioni (la lunghezza è ora di cresciuta di 4.554 mm, 198 in più rispetto al modello precedente), proprio l’arrivo della versione “alla spina” iX2 xDrive 30 spinta da due motori che mettono a disposizione la trazione integrale e sono capaci di erogare 313 cv con 494 Nm di coppia e di garantire un’accelerazione 0-100 in 5,8 secondi, con velocità massima di 190 km/h e autonomia Wltp compresa tra 417 e 449 km. Pur senza trascurare la sostenibilità, Bmw non rinnega la storica propensione alle prestazioni confermata dalla M35i xDrive che da 0 a 100 km orari impiega 5,4 secondi grazie ai 300 cv messi a disposizione dal 4 clilindri 2.0 a benzina. Tra i due estremi si inseriscono le motorizzazioni termiche 3 cilindri 1.5 a benzina da 170 cv della sDrive i20 con sistema mild-hybrid a 48 Volt e 4 cilindri turbodiesel da 150 cv della sDrive 18d. Tutte le versioni a combustione sono abbinate al cambio doppia frizione Steptronic a 7 rapporti. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero