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Nuovo giro di rialzi sulla rete carburanti. Con le quotazioni dei prodotti petroliferi in Mediterraneo che hanno chiuso ieri in forte salita, le compagnie tornano a muovere oggi i prezzi raccomandati. Eni aumenta di 2 centesimi il diesel, Tamoil di 1 centesimo benzina e diesel, IP e Q8 di 2 centesimi entrambi i carburanti. Continuano di conseguenza a salire i prezzi praticati sul territorio di benzina e diesel, ormai mediamente sopra i 2 euro con la sola eccezione del diesel self service.In particolare, in base all’elaborazione di Quotidiano Energia dei dati comunicati dai gestori all’Osservaprezzi del Mise aggiornati alle 8 di ieri 9 giugno, il prezzo medio nazionale praticato della benzina in modalità self sale a 2,018 euro/litro (2,009 il valore precedente), con i diversi marchi compresi tra 2,010 e 2,038 euro/litro (no logo 2,008). Il prezzo medio praticato del diesel self si porta a 1,939 euro/litro (contro 1,924), con le compagnie tra 1,938 e 1,953 euro/litro. Quanto al servito, per la benzina il prezzo medio praticato aumenta a 2,144 euro/litro (2,134 Il valore precedente), con gli impianti colorati che mostrano prezzi medi praticati tra 2,097 e 2,224 euro/litro (no logo 2,057).
La media del diesel servito arriva a 2,072 euro/litro (contro 2,055), con i punti vendita delle compagnie con prezzi medi praticati compresi tra 2,025 e 2,144 euro/litro (no logo 1,979).I prezzi praticati del Gpl vanno da 0,836 a 0,850 euro/litro (no logo 0,823).
«Soprattutto se la guerra dovesse continuare non possiamo permettere che milioni di italiani, costretti a prendere l’auto tutti i giorni, arrivino a pagare la benzina 3 euro al litro. Oltretutto, in Italia, l’85% delle merci viaggia su strada e l’aumento incontrollato dei prezzi di benzina e gasolio si ripercuote fortemente sui costi delle materie prime e della spesa. Forza Italia è in prima linea a difesa di imprese e consumatori: bisogna evitare una nuova, ennesima stangata, che porterebbe al collasso del Paese», ha concluso.
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