“E” per indicare la benzina, “B” per il diesel più un eventuale numero a specificare la loro percentuale “ecologica”, e “H2”...
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Queste saranno circolari per la benzina, quadrate per il diesel e a forma di rombo per i combustibili gassosi. Un eventuale numero sarà aggiunto, alla “E” della benzina, se conterrà una percentuale di etanolo (ma in Italia questo non avviene), alla “B” del diesel se sarà presente una quota di biodiesel, mentre i carburanti gassosi saranno indicati da altre lettere. L’obiettivo, come sottolinea Alberto Musso, responsabile area tecnica dell’Anfia, l’associazione nazionale filiera automobilistica italiana, «è aiutare gli automobilisti nella scelta del carburante». Per l’automobilista, ha precisato, «sarà sufficiente controllare la sigla del combustibile del proprio veicolo, per poterla associare immediatamente con quella dell’impianto di distribuzione. Per i veicoli immatricolati prima dell’entrata in vigore della normativa, basterà consultare il manuale del veicolo». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero