Bene mercato veicoli industriali: a ottobre +3,9%. Per il 2020 stima perdita 16-17%

Un veicolo industriale
ROMA - Le immatricolazioni dei veicoli industriali con massa totale a terra superiore alle 3,5t, dopo i forti incrementi dei mesi di luglio, agosto e settembre, registrano in...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

ROMA - Le immatricolazioni dei veicoli industriali con massa totale a terra superiore alle 3,5t, dopo i forti incrementi dei mesi di luglio, agosto e settembre, registrano in ottobre un incremento del 3,9% rispetto ad ottobre 2019, con 1.910 unità immatricolate contro 1.838. È la stima elaborata dal Centro Studi e Statistiche di Unrae, l’associazione delle case estere, sulla base dei dati di immatricolazione forniti dal ministero dei Trasporti. Il consolidato dei primi dieci mesi denuncia una perdita del 17,5% rispetto allo stesso periodo del 2019 (16.223 immatricolazioni). Nel comparto dei veicoli pesanti, con massa totale a terra uguale o superiore alle 16t, l’incremento rimane ancora a due cifre, +11,7% su ottobre 2019 (1.627 unità immatricolate), che porta il totale dei primi dieci mesi a -16,9% sullo stesso periodo del 2019 (13.125 immatricolazioni).

«Il dato più significativo - sottolinea Paolo A. Starace, presidente della Sezione Veicoli Industriali di Unrae - sembra venire dal comparto dei veicoli leggeri, in particolare da quello che comprende i mezzi compresi tra le 6t e le 16t di massa totale a terra che, dopo il balzo anomalo dei mesi estivi, è già ritornato a ottobre su un valore negativo a due cifre: -28,8% su ottobre 2019. Con tutta probabilità gli effetti positivi determinati dallo smaltimento dei veicoli le cui consegne si sono dilatate a causa del lockdown sono già terminati ripotando il mercato a confrontarsi con la dura realtà. Una ipotesi realistica potrebbe essere quella di un fine 2020, con una perdita annua consolidata che si attesterà su -16/17% rispetto al 2019».

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero