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MILANO - La "batteria unica" per le due ruote e i veicoli leggeri diventerà presto realtà con il Consorzio dei 4 big del settore pronto a entrare in azione. Piaggio, Honda, Ktm e Yamaha avevano iniziato a discuterne a marzo e ora hanno sottoscritto l’accordo ufficiale per la fondazione dello Swappable Batteries Motorcycle Consortium. Lo scopo è «promuovere la diffusione su vasta scala dei veicoli elettrici leggeri e incentivare una gestione più sostenibile del ciclo di vita delle batterie in linea con le politiche internazionali sul clima» e la disponibilità di sistemi di batterie intercambiabili (sistema swappable batteries), progettati sulla base di specifiche comuni, aiuta a spingere in questa direzione. I quattro membri fondatori invitano tutti gli stakeholder interessati ad unirsi al progetto per arricchire l’esperienza del Consorzio, al fine di garantire una maggiore diffusione dello standard di batterie intercambiabili.
«La mobilità urbana sta attraversando un delicato momento di transizione verso l’elettrificazione.
«È necessario risolvere diverse problematiche, come l’estensione dell’autonomia, la diminuzione dei tempi di ricarica e la riduzione del costo di veicoli e infrastrutture, in modo da aumentare la convenienza per i clienti. Nell’ambito del Consorzio che abbiamo creato, i membri fondatori che operano nel settore dei motocicli e gli altri stakeholder collaboreranno alla standardizzazione delle batterie intercambiabili, dei relativi sistemi di ricarica e di tutta l’infrastruttura di supporto, allo scopo di creare un framework adatto a promuoverne l’utilizzo. Il nostro obiettivo è promuovere l’uso dei motocicli come mezzo di trasporto pratico ed efficiente per la mobilità del futuro» spiega Yoshishige Nomura, Chief Officer, Motorcycle Operations, Honda Motor. «Intendiamo collaborare con i nostri partner alla realizzazione di un sistema di batterie intercambiabili per i veicoli a bassa tensione (48 V) con capacità massima di 11 kW, in base agli standard tecnici internazionali. Stiamo facendo tutto il possibile per tutelare il ruolo dei veicoli a due ruote nel futuro della mobilità urbana ed extra-urbana» aggiunge Stefan Pierer, ceo di Pierer Mobility.
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