Autostrade, raggiunto obiettivo 50 aree di ricarica elettrica Free to X sulla rete gestita dal gruppo Aspi

Una colonnina di ricarica Free to X in autostrada
Con le prossime due attivazioni, disponibili già nei prossimi giorni, Autostrade per l’Italia «raggiunge il traguardo di 50 stazioni ad alta potenza per la...

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Con le prossime due attivazioni, disponibili già nei prossimi giorni, Autostrade per l’Italia «raggiunge il traguardo di 50 stazioni ad alta potenza per la ricarica di veicoli elettrici» lungo la rete gestita dalla società. Il progetto di elettrificazione dell’infrastruttura rientra nell’ambito del «più vasto programma di investimenti» di Aspi, sviluppato nel segno di una «mobilità sempre più sostenibile e innovativa». Così il gruppo in una nota. Questo step segna un «importante passo» nel solco del percorso avviato con Free to X, società del Gruppo Aspi: grazie a questo risultato, la distanza media tra un’area di ricarica e l’altra avvicina «l’obiettivo dei 50 chilometri di interdistanza tra aree di servizio», come previsto dalle norme europee. Oltre alle 50 stazioni già operative, Free to X ha completato i lavori di altre 20 lungo la rete, mentre 10 sono in corso di cantierizzazione.

Autostrade per l’Italia ha, inoltre, avviato le attività per l’affidamento dei servizi di ricarica ad alta potenza per quanto riguarda le restanti aree di servizio non previste dal piano di Free to X, a cui potranno accedere altri gestori, puntando alla copertura dell’intera rete in concessione. «Siamo estremamente orgogliosi di essere tra i principali interpreti della transizione energetica e della mobilità sostenibile in Italia», ha dichiarato Roberto Tomasi, amministratore delegato di Autostrade per l’Italia. «Attraverso il piano di elettrificazione della rete autostradale, vogliamo dare una risposta concreta alla sfida della rivoluzione della sostenibilità, a fronte di un mercato - quello dei veicoli full electric - in forte crescita. L’autostrada diventa dunque sempre di più un’infrastruttura centrale per lo sviluppo del Paese nel segno della tecnologia e dell’innovazione, creando benefici in termini occupazionali ed economici».

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Il Messaggero