Automotive Dealer Day, Salvini: «Sì a tavolo con filiera. Al lavoro su Codice stradale e fondi Pnrr per automotive»

Il ministro Salvini ad Automotive Dealer Day
Durante la sessione di apertura «Le Associazioni dell’ auto nella sfida alla nuova mobilità» della 21^ edizione di Automotive Dealer Day apertosi oggi a...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Durante la sessione di apertura «Le Associazioni dell’ auto nella sfida alla nuova mobilità» della 21^ edizione di Automotive Dealer Day apertosi oggi a Verona, il vice presidente del consiglio e ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini ha ribadito l’impegno del Governo nel sostegno al settore automotive. Inoltre il ministro - si legge in una nota - ha accolto le richieste di ANFIA, FEDERAUTO, Motus-E e UNRAE assicurando la nascita di un tavolo tecnico ristretto, al cospetto del MEF, per affrontare il tema legato alla fiscalità e al credito d’imposta affinché l’Italia possa tornare ad essere competitiva con il resto d’Europa.

«Va ridefinito il ruolo e l’organico delle motorizzazioni - ha detto Salvini - e intanto stiamo lavorando all’aggiornamento del Codice della Strada e al’utilizzo dei 60 miliardi del PRRR da spendere e spendere bene anche per la mobilità e per le infrastrutture. Va affrontato - ha proseguito - il tema della neutralità tecnologica, della fiscalità, del credito d’imposta, dell’intermodalità. Il primo semestre di mandato è stato necessario per avviare la costruzione di relazioni internazionali importanti, che evitino all’Italia di rimanere schiacciata tra due giganti come Cina e Stati Uniti». L’incontro ha anche messo in evidenza come il settore della mobilità, alle prese con un cambiamento epocale, per essere performante abbia la necessità di consolidare le sinergie tra le realtà associative e con le Istituzioni politiche che hanno il compito di normare questa trasformazione. 

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero