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TORINO - «L’indice della produzione automotive italiana, dopo i segnali di ripresa mostrati nei primi due mesi del 2022, torna a registrare una flessione a marzo (-8,2%)». Lo sottolinea Gianmarco Giorda, direttore dell’Anfia. «L’indice della produzione di parti e accessori per autoveicoli si mantiene positivo - spiega Giorda - sebbene con una crescita tendenziale più contenuta (+1,1%) rispetto a quella dei due mesi precedenti, mentre l’indice della fabbricazione di autoveicoli si conferma in calo per il nono mese consecutivo (-19,2%).
Oltre alle permanenti difficoltà di approvvigionamento nella supply chain e ai ritmi rallentati della logistica - tra il blocco di Shanghai, principale porto commerciale a livello mondiale, e le difficoltà sulle rotte aeree e ferroviarie di collegamento con il Far East per via del conflitto in corso - pesano sui livelli produttivi della filiera anche gli step ancora mancanti per l’effettiva entrata in vigore degli incentivi alla domanda di veicoli a basse emissioni, ora che il relativo decreto, registrato alla Corte dei Conti, deve ancora essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale e la piattaforma web dell’Ecobonus aggiornata per l’avvio delle prenotazioni. Un ritardo i cui danni sono ben evidenziati anche dagli ininterrotti cali a doppia cifra del mercato auto, che ha chiuso aprile 2022 a -33%, e che rischia di aggiungere ulteriori difficoltà a una già delicata transizione energetica della filiera».
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