Auto, volano a marzo le vendite dei commerciali (+33,7%): defiscalizzazione efficace

Il mercato dei veicoli da lavoro (autocarri con peso totale a terra fino a 3,5t) - rileva l'Unrae - segna incrementi consecutivi ormai da 27 mesi e a chiusura del primo trimestre i veicoli venduti ammontano a 39.965 unità, in crescita del 30,7% sull'ana
TORINO - Continua la crescita delle vendite dei veicoli commerciali che in marzo incrementano i volumi di oltre un terzo, a 15.411 immatricolazioni complessive, con un incremento...

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TORINO - Continua la crescita delle vendite dei veicoli commerciali che in marzo incrementano i volumi di oltre un terzo, a 15.411 immatricolazioni complessive, con un incremento del 33,7% rispetto allo stesso mese 2015. Le stime sono state elaborate e diffuse oggi dal Centro Studi e Statistiche dell'Unrae, l'associazione delle case automobilistiche estere. Il mercato dei veicoli da lavoro (autocarri con peso totale a terra fino a 3,5t) - rileva l'Unrae - segna incrementi consecutivi ormai da 27 mesi e a chiusura del primo trimestre i veicoli venduti ammontano a 39.965 unità, in crescita del 30,7% sull'analogo periodo 2015.


Per trovare volumi maggiori per lo stesso trimestre dobbiamo tornare indietro di 5 anni al 2011. «Grazie alle richieste manovre di alleggerimento della pressione fiscale sulle imprese - afferma Massimo Nordio, presidente dell'Unrae - introdotte con la Legge di Stabilità il 15 ottobre, attraverso le quali è possibile portare in ammortamento il 140% del costo di acquisto dei beni strumentali, il parco circolante sta accelerando il suo rinnovo.

Si sta, infatti, riducendo la quota di veicoli più anziani, ma resiste il tema della vetustà di un parco che a fine 2015, secondo le nostre stime, ammontava a 3.550.000 veicoli, dei quali gli ante Euro 3 sono ancora il 37,2%». In particolare, gli Euro 0 ed Euro 1 rappresentano il 20,3% del parco, gli Euro 2 il 16,9%, gli Euro 3 il 23,1%, gli Euro 4 il 25,1%, gli Euro 5 e 6 il 14,6% del totale. «Provvedimenti più strutturali avrebbero beneficio immediato sul ricambio del parco come, ad esempio, consentire l'accesso ai centri urbani ai veicoli di più recente omologazione», conclude Nordio.

 
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Il Messaggero