Auto, ufficio, casa: Bosch connette il mondo in maniera permanente

Volkmar Denner ceo di Bosch e Stefan Hartung capo della Mobility a Monaco
MONACO - Casa, ufficio, auto. Bosch è già in grado di collare i tre ambienti, diversi passiamo la maggior parte del tempo, in maniera permanente. L’auto che si...

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MONACO - Casa, ufficio, auto. Bosch è già in grado di collare i tre ambienti, diversi passiamo la maggior parte del tempo, in maniera permanente. L’auto che si parcheggia da sola in garage, l’ufficio costantemente sotto controllo la casa domotica dove ogni funzione, ogni attività può essere manovrata direttamente dall’ufficio come dall’auto. Insomma è il futuro prossimo venturo che Bosch mette già in mostra al salone dell’auto di Monaco quasi a sfidare con una visione globale della vita che verrà, chi pure avanza con la tecnologia ma in un solo settore. Ma attenzione Bosch non vuole isolarsi, anzi. Con i marchi premium la collaborazione è già avanti. Con Mercedes, ad esempio. Non è una caso che la Classe S è stata come prima auto capace di parcheggiare da sola in garage dando un semplice comando con il telefonino. 

Volkmar Denner ceo di Bosch e Stefan Hartung capo della Mobility a Monaco sono stati chiarissimi;  Bosch è gia in grado di far andare da sola l’auto per strada, il livello 4 e 5 della guida autonoma, chi siede al posto di comando  si disinteressa della guida. Ma quest’auto per andare ha bisogno di un Paese connesso sempre, di infrastrutture digitali, di banali righe bianche che non finiscono sotto un guardrail. Insomma ci vogliono investimenti su strade dove radar, telecamere, sensori possono costantemente leggere quello che vedono. E ci vuole una connessione  senza la minima pausa: il “cervello” non può fermarsi, evidentemente. Questo è già pronto per oggi, ma intorno all’auto c’è tanto ancora da fare. È come per le auto elettriche, ora ci sono e sono tante. Ma il gap strutturale del Paese, vedi mancanza delle colonnine, rischia di far marciare il settore con il freno a mano tirato. Così Bosch annuncia, fidando almeno su quello che può fare da sola, che per il 2025 saranno oltre mille le aree dove le auto potranno parcheggiarci da sole, senza nessuno al posto di guida. Un’auto direttamente è totalmente connessa, come dicevamo, a casa e ufficio. 

E per il resto? I tempi diventano più incerti. Le sperimentazioni vanno avanti, ora tocca ai singoli Paesi investire su strade capaci di far circolare auto autonome, su legislazioni capaci di recepire e normare in maniera efficiente il mondo della mobilità futura.

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Il Messaggero