L’auto sportiva è adrenalina, lo dimostra una ricerca Ford fatta su una speciale Focus RS che legge le emozioni

La Ford Focus RS che rileva le emozioni del guidatore
ROMA - L’emozione e l’adrenalina di guidare un’auto sportiva sono seconde solo a quelle di un giro sulle montagne russe ed è più intensa di quella...

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ROMA - L’emozione e l’adrenalina di guidare un’auto sportiva sono seconde solo a quelle di un giro sulle montagne russe ed è più intensa di quella suscitata dallo shopping, da un bacio appassionato, dalla partita della propria squadra del cuore, da una lezione di salsa, dall’episodio della nostra serie televisiva preferita o anche dal gusto dato da un cibo prelibato.


Intelligenza artificiale e luminosa. Lo dimostra uno studio condotto da Designwork in collaborazione con Ford che, per l’occasione, ha realizzato una speciale Focus RS, denominata Performance Buzz Car, in grado di rilevare i picchi emozionali e di trasformarli in segnali luminosi in colori, combinazioni e intensità diverse. Tutto questo grazie a un sistema di intelligenza artificiale, a un sistema di gioco ad alte prestazioni e realtà virtuale e infine a 188.416 led, radunati in 82 display, e strisce luminose da 110x500 lumen installati sull’auto. Per realizzarla, insieme alla definizione del software, ci sono volute 1.400 ore.

La macchina che ti capisce. I partecipanti allo studio hanno anche utilizzato anche una Focus ST o una Mustang sul percorso casa-lavoro dimostrando ancora una volta quante e quali emozioni possa suscitare l’automobile e, soprattutto che, a differenza delle altre, possono essere vissute quotidianamente migliorando la nostra qualità di vita. Questo studio ha inoltre confermato che è possibile realizzare un’interfaccia che metta in collegamento ancora più intimo l’uomo con la macchina, un aspetto che i tecnici stanno studiando già da tempo al centro di sviluppo che Ford ha ad Aachen, in Germania.


Le emozioni che salvano la vita. Proprio a questo scopo, gli ingegneri della casa americana, partecipano ad ADAS&ME, un progetto finanziato dall’Unione Europea che mira a realizzare dispositivi di bordo capaci in futuro di conoscere le nostre emozioni, i livelli di stress, la distrazione e la fatica al fine di dare suggerimenti al guidatore e di prendere il controllo dell’auto in situazioni di emergenza. Dal divertimento alla sicurezza il passo è breve. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero