Auto, record di richiami in USA con 51,26 milioni di veicoli nel 2015

General Motors ha dovuto richiamare 1,6 milioni di automobili a causa del blocchetto di accensione troppo debole su alcuni modelli Chevrolet, Pontiac e Saturn prodotti in Nordamerica
WASHINGTON - Negli Stati Uniti il 2015 dell'automobile è stato l'anno record per vendite globali, che hanno toccato i 17,5 milioni di unità, ma non solo,...

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WASHINGTON - Negli Stati Uniti il 2015 dell'automobile è stato l'anno record per vendite globali, che hanno toccato i 17,5 milioni di unità, ma non solo, è stato un anno record anche per i richiami, che hanno coinvolto 51,26 milioni di veicoli suddivisi in 868 campagne di richiamo ufficiali. Il conteggio è stato effettuato dalla National Highway Safety Transportation Administration, l'ente federale che si occupa della sicurezza stradale, e il totale ha superato quello registrato nel 2014, fermo a 50.99 milioni di veicoli richiamati. ''I richiami sono un mezzo importantissimo per garantire la sicurezza degli automobilisti - ha dichiarato Mark Rosekind, Amministratore della NHTSA, durante una conferenza al Washington Auto Show, riportata dal Detroit News - nell'ultimo anno abbiamo migliorato le procedure per l'identificazione dei difetti e continueremo a farlo. Ma identificarli non basta, dobbiamo essere sicuri che vengano riparati''.


Secondo Rosekind la crescita dei richiami è dovuta in parte all'aumento dei controlli della NHTSA, reso possibile dalle riforme attivate nell'ultimo biennio ''Ci auguriamo che il numero di difetti che riscontriamo sia sempre minore - ha aggiunto Rosekind - e siamo contenti di vedere che i costruttori stanno iniziando a intervenire prima, quando il numero di veicoli difettosi è ancora piccolo''. Rosekind ha poi parlato dell'accordo concluso tra NHTSA e diciassette delle maggiori Case automobilistiche - annunciato la scorsa settimana al Salone di Detroit dal Segretario dei Trasporti Anthony Foxx - per prevenire e identificare i difetti prima che comportino danni ''La vera sicurezza è riuscire a capire e a intervenire prima che qualcuno si faccia male - ha concluso Rosekind - ed è sicuramente meglio che incalzare il costruttore dopo che il problema si è già verificato''.
 
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Il Messaggero