ROMA - Cresce il numero di enti che hanno risposto al Censimento sulle autovetture di servizio delle pubbliche amministrazioni: nel 2019 i dati sono stati forniti da 8.366 enti...
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Un aumento - spiega la Dadone - che «può considerarsi notevolmente contenuto se rapportato all’incremento del 21,4% delle amministrazioni rispondenti» con una percentuale di auto per amministrazione passata dal 4,24 per il 2017 al 4,01 per il 2018. Il 90% delle autovetture censite (30.161) risulta essere in uso a più servizi e uffici senza autista, mentre solo il 10% (3.366) risulta essere ad uso esclusivo e non esclusivo con autista. Il dato disaggregato mostra 1.223 autovetture ad uso esclusivo con autista e 2.143 autovetture ad uso non esclusivo con autista. «Per facilitare censimento si studia coinvolgimento Motorizzazione Civile» Quanto all’adesione delle amministrazioni sul censimento, la ministra spiega che «l’inadempimento all’obbligo di comunicazione costituisce elemento di valutazione della responsabilità dirigenziale, eventuale causa di responsabilità per danno all’immagine dell’amministrazione ed è comunque valutato ai fini della corresponsione della retribuzione di risultato e del trattamento accessorio collegato alla performance individuale dei responsabili».
Tuttavia, per «rendere più agevole l’adempimento da parte delle amministrazioni e di favorirne in tal modo la partecipazione al censimento, è allo studio del Dipartimento della Funzione pubblica un progetto che prevede il coinvolgimento della Motorizzazione civile ai fini dell’utilizzo del database da essa gestito, da cui estrarre l’elenco delle autovetture per trasporto di persone a disposizione delle amministrazioni (di proprietà, a noleggio o in leasing)». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero