Audi RS Q e-tron, secondo test “estremo” in Marocco per preparare la prossima Dakar

La Audi RS Q e-tron durante i test in Marocco
Un nuovo passo in direzione del Rally Dakar, per Audi Sport con il secondo test in Marocco. Per prepararsi al meglio all’impegnativo appuntamento, Mattias Ekstrom con Emil...

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Un nuovo passo in direzione del Rally Dakar, per Audi Sport con il secondo test in Marocco. Per prepararsi al meglio all’impegnativo appuntamento, Mattias Ekstrom con Emil Bergkvist, Stéphane Peterhansel con Edouard Boulanger e Carlos Sainz con Lucas Cruz, si sono alternati nell’abitacolo dell’ Audi RS Q e-tron attraverso piste ad alta velocità, strade di ghiaia, montagne di dune, letti di fiumi in secca. L’innovativo prototipo Audi per il Rally Dakar non si è risparmiato durante il suo secondo test in Marocco. In soli dodici mesi di sviluppo, il team Audi ha sviluppato Audi RS Q e-tron a tal punto da gestire distanze quotidiane off-road pari alla lunghezza di una tappa della Dakar. Rimangono però ancora molte sfide prima della partenza.

«L’intero team sta concentrando le sue energie per continuare lo sviluppo nelle condizioni ambientali più difficili - ha affermato Arnau Niubo, capo del Test Engineering - ed è impressionante la quantità e velocità di expertise maturata nei test effettuati in Marocco e trasferita a Neuburg per la costruzione dei tre prototipi». Nella corsa contro il tempo e contro i ritardi nella fornitura dei singoli componenti dovuti alla pandemia, la squadra ha sviluppato un programma intenso. Le tre squadre di piloti hanno testato il prototipo con il numero di telaio 103 per un totale di più di 2500 chilometri attraverso i terreni più diversi. Gli ingegneri hanno imposto temperature artificialmente elevate ad Audi RS Q e-tron. Stéphane Peterhansel ha condotto il prototipo attraverso un letto di fiume asciutto con le prese d’aria di raffreddamento deliberatamente nastrate per simulare le più estreme temperature esterne. Una prova che il prototipo elettrico ha completato senza malfunzionamenti.

Diverso però da quanto occorso a Mattias Ekstrom: i danni agli pneumatici sulle piste rocciose hanno costretto il pilota francese a ripetute interruzioni. Così come quelle originate dal piegamento del triangolo inferiore della sospensione o dalle perdite al manicotto di un semiasse che hanno richiesto la sostituzione dei componenti. Peterhansel, Ekstrom e Carlos Sainz hanno anche lavorato intensamente sul set-up del telaio. Il gioco si farà ancora più duro in Arabia Saudita alla fine di dicembre, quando Audi RS Q e-tron vivrà il suo battesimo del fuoco al Rally Dakar. 

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Il Messaggero