Audi g-tron, la gamma a metano in Alta Badia per la 3^ edizione del progetto Care's

Uno dei modelli green di Audi esposti durante la terza edizione di Care's-the ethical Chef Days
SAN CASSIANO - Il mondo dei motori e quello dell’alta cucina si sono incontrati in Alta Badia in occasione della terza edizione di Care's-the ethical Chef Days, il...

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SAN CASSIANO - Il mondo dei motori e quello dell’alta cucina si sono incontrati in Alta Badia in occasione della terza edizione di Care's-the ethical Chef Days, il progetto ideato dallo chef tristellato Norbert Niederkofler, dove Audi è intervenuta in qualità di title sponsor. Sul piatto, come ogni anno, la salvaguardia dell’ambiente da raggiungere anche attraverso una cultura enogastronomica fondata sull’utilizzo etico e responsabile delle materie prime. Un tema quello della sostenibilità ambientale in cui si è perfettamente inserita la Casa dei Quattro Anelli, che per bocca del Direttore Generale di Audi Italia Fabrizio Longo ha illustrato i progetti a breve e a lungo termine per affrontare le sfide della nuova mobilità.


Il dibattito è stata l’occasione per Longo di ribadire l’impegno a 360° di Audi verso la mobilità sostenibile, un impegno fatto di investimenti per rendere un domani più tangibili, ma soprattutto fruibili a tutti i vantaggi legati alle motorizzazioni del futuro. La road map aziendale verso il futuro prevede 20 modelli elettrificati entro il 2020. Modelli sempre più efficienti e sorprendenti, come promette di essere l’imminente SUV elettrico e-Tron quattro, dotato di un power train composto da tre motori elettrici per 500 cavalli di potenza ed altrettanti di autonomia. Una sfida, quella della sostenibilità nei trasporti, da vincere adottando un Sistema-Paese sulla scia di quanto avvenuto in Norvegia, dove ibride ed elettriche hanno raggiunto il 30% del mercato.

Lo hanno fatto grazie ad una serie di incentivi statali mirati ad abbassare il prezzo d’acquisto di un’auto a basse emissioni agevolando al tempo stesso la rottamazione di quelle a combustione interna, erogati anche per incentivare la realizzazione delle infrastrutture necessarie per il rifornimento: le famose colonnine di ricarica. Rare in Italia, dove solo negli ultimi mesi si sta tentando di colmare il gap con i Paesi del Nord Europa con il progetto Eva + di Enel, che una volta terminato ne installerà 180 sulla dorsale italo austriaca. Audi intanto ha fatto la sua parte, installando 4 colonnine di ricarica veloce compatibili per tutte le auto: tre si trovano nelle Dolomiti, la quarta in Costa Smeralda.

Se l’elettrico è il futuro, per Audi il presente ecologico è legato al metano, che oltretutto non ha bisogno di investimenti ed è la tecnologia più immediata e pulita, non presentando incognite come quelle legate allo smaltimento o al riutilizzo delle batterie. Nel 2013 Audi è diventato il primo costruttore a sviluppare una catena di energia sostenibile inaugurando l’impianto di e-gas di Werlte, il metano sintetico di Audi. Perché, continua Longo, il cambiamento deve essere culturale e deve essere affrontato con le tecnologie amiche dell’ambiente che già oggi sono disponibili.

Un altro punto fondamentale toccato nel dibattito è stato quello sulla sicurezza, da incrementare fino ad azzerare o quasi gli incidenti mortali. Un percorso che Audi chiama Road to Social Safety, legato indissolubilmente all’intelligenza artificiale, che nelle sfide del mondo dell’auto ha trovato il suo incubatore. I moderni sistemi di sicurezza, i più evoluti dei quali sono presenti in blocco sulla nuova Audi A8, hanno contribuito a ridurre del 45% gli incidenti stradali da quando adottati.

L’ammiraglia dei Quattro Anelli è infatti la prima automobile di serie a livello mondiale a essere stata progettata per la guida altamente automatizzata di livello 3. Tra i 41 dispositivi di ausilio alla guida di cui è dotata spicca l’Audi AI Traffic Jam Pilot, che guida l'auto fino a 60 km/h nel traffico autostradale o su superstrade con barriere divisorie. Una novità assoluta è rappresentata dal Traffic Jam Pilot che gestisce partenze, accelerazioni, frenate e sterzate sollevando il conducente dal controllo dell'auto; chi siede al posto di guida è tenuto a riprendere solo quando il sistema raggiunge i suoi limiti e l'auto lo richiede. Viste le diverse normative nazionali il Traffic Jam Pilot sarà introdotto gradualmente nei vari Paesi: in molte nazioni, l’Italia è in prima fila tra queste, non hanno un Codice della Strada adeguato all’utilizzo e alla circolazione. La quarta generazione della Portabandiera di Ingolstadt è la prima ad esser dotata di un sistema Mild-Hybrid MHEV, con un alternatore-starter collegato alla rete a 48 volt che aiuta i motori termici ad essere molto più efficienti in ogni situazione.

I motori tradizionali che ne beneficeranno sono il 3.0 TDI diesel V6 da 296 cavalli, il 4.0 TDI V8 da 435 cv. Il benzina 3.0 TFSI da 340 cv, il 4.0 TFSI V8 da 460 cv e il W12 6 litri da 585 cv. Per chi vuole essere ancora più ecologico c’è l’ibrida ricaricabile. La plug-in nella versione a passo lungo: la A8 L e-tron quattro. Dotata del 3.0 benzina e di un motore elettrico, per un totale di 449 cavalli e 700 Nm di coppia complessivi. Percorre fino a 50 km in modalità solo elettrica, scatta da 0 a 100 in 4,9 secondi e può essere caricata a induzione dal pavimento del garage.


Insieme all’ammiraglia che rappresenta un bel passo in avanti verso l’elettrificazione dell’intera gamma, il presente a basse emissioni di Audi è rappresentato efficacemente anche dalla gamma g-tron, composta da l’A3 g-tron, A4 Avant g-tron e dall’A5 Sportback g-tron. Che condividono la meccanica, basata sul due litri turbo TFSI da 170 cavalli e 270 Nm a iniezione diretta di benzina e indiretta di metano. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero