ABU DHABI - Perché provare un’auto elettrica nel deserto? Perché il vero nemico di questo genere di vetture sono le alte temperature. Sia durante la carica...
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Un test che ci ha permesso di scoprire la versatilità della Audi e-tron e capire quanto questo Suv elettrico sia brillante nella guida e riesca a gestire senza paura le elevate temperature. L’Audi e-tron è un Suv lungo 4,9 metri e largo 1,93 e d’aspetto ricorda la convenzionale Q5, ma è completamente elettrico. Sarà in vendita da marzo a partire da 83.930 euro. Ha due motori asincroni che azionano ciascuno i singoli assi ruota: il motore posteriore sviluppa 140 kW (190 cavalli); l’anteriore eroga 125 kW (170 cv).
La potenza complessiva così è normalmente di 360 cavalli, che la fanno accelerare in 6”6 da 0 a 100 km/h. Ma l’e-tron per alcuni secondi genera una sorta di boost-mode che aumenta la potenza fino a 408 cv e permette sullo 0-100 di scattare in 5,7 secondi. Il test nel deserto di Abu Dhabi ci ha permesso di scoprire le peculiarità esclusive della Audi e-tron. Abu Dhabi è il più ricco degli emirati del Golfo per via degli immensi giacimenti di petrolio che hanno cambiato la vita del paese. Pensate che fino al 1960 c’era solo deserto e la prima strada asfaltata venne costruita soltanto nel 1961. Oggi Abu Dhabi è una metropoli modernissima con strade a quattro corsie. Ma è anche un paese pieno di contrasti.
Da una parte c’è la moderna eleganza della sua capitale e il lusso sfrenato che trasuda dai suoi palazzi eleganti e sgargianti di colori di notte. A pochi km da Abu Dhabi sorge il complesso in costruzione di Masdar City, progettato per funzionare soltanto con energia sostenibile. A Masdar City saranno bandite le auto tradizionali e si circolerà solo in elettrico. In pratica gli sceicchi hanno reinvestito i proventi del petrolio per costruire il prototipo della città del futuro ad energia solare con un’economia a emissioni zero. Ma da lì, addentrandosi nel deserto, si entra nel mondo antico.
La strada lambisce le dune di sabbia e porta alla montagna di Jebel Hafeet. Una delle più alte degli Emirati che, con i suoi 1.249 metri di altitudine offre una vista mozzafiato sul deserto e sul confinante Oman. Sulla strada in discesa di 12 km che si tuffa dalla montagna abbiamo provato il sistema di rigenerazione dell’energia in frenata. Come tutte le auto elettriche, la e-tron può recuperare energia cinetica durante la frenata convertendola in elettricità e ricaricando la batteria per allungare l’autonomia.
Ma il sistema dell’Audi è molto sofisticato: ha tre livelli di recupero, uno lieve, uno medio e uno intenso. Si azionano con la levetta dietro il volante che servirebbe anche per cambiare le marce. Togliendo il piede dall’acceleratore, l’auto rallenta vistosamente fino a 0,3 g di intensità: un valore che corrisponde a una frenata media. Con un po’ di pratica si riesce a guidare facendo a meno del freno per il 90% dei casi. Rientrando in città abbiamo invece provato un’altra originalità della e-tron: i retrovisori virtuali. Sull’Audi non ci sono i tradizionali specchietti, ma due piccole telecamere rivolte all’indietro.
L’immagine viene trasmessa su due monitor trapezoidali nell’abitacolo, collocati fra porte e plancia. L’immagine video ad alta risoluzione (1280x1080) è nettamente più nitida sul monitor di quanto si vedrebbe attraverso uno specchietto. Sia di giorno, controluce, che soprattutto di notte. Il retrovisore digitale, che ha una sensibilità superiore all’occhio umano, fa una grande differenza e permette di scorgere i contorni di un’auto dove il normale specchietto ti mostrerebbe solo due luci abbaglianti.
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Il Messaggero