Audi A8, l’ammiraglia punta sull’ibridizzazione dei motori. E cambia anche le sigle

La nuova Audi A8
INGOLSTADT - La tecnologia che realizza la nuova Audi A8 non si limita ai sistemi di assistenza alla guida e agli apparati d’infotaiment. L’ammiraglia di Ingolstadt...

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INGOLSTADT - La tecnologia che realizza la nuova Audi A8 non si limita ai sistemi di assistenza alla guida e agli apparati d’infotaiment. L’ammiraglia di Ingolstadt alimenta la fama di auto proiettata verso il futuro, puntando sull’ibridizzazione dei propri propulsori. Il lancio commerciale di Audi A8 è previsto per il mese di novembre. E, per quanto riguarda i prezzi, la base di partenza si attesterà intorno ai 94.000 euro.

 

Entrando nel dettaglio delle unità Audi, si scopre che la Casa tedesca abbia deciso di modificare la nomenclatura dei suoi pezzi da 90, mantenendo però fede alla dicitura Tfsi destinata ai benzina e Tdi riservata ai diesel. La trazione integrale quattro e il cambio automatico a 8 rapporti, sono peculiarità che distinguono la gamma Audi. Una gamma che si arricchirà a poco a poco di svariate motorizzazione, ma che al lancio si dovrà affidare ai nuovi 50 Tdi e 55 Tfsi. Il 3 litri turbodiesel ha architettura V6 e 286 cavalli di potenza massima. Stesso dicasi per il 3 litri turbo benzina che, dall’architettura V6 sviluppa invece 340 cavalli.

Difficile distinguere una volta in marcia quali siano le differenze tra le due motorizzazioni. Così silenziose da dubitare quasi che siano accese. Di fatto se il 50 Tdi spinge di più ai bassi regimi, il 55 Tfsi ha un tiro leggermente più alto. In ogni caso è la progressione d’esercizio, valevole per entrambi, ad assicurare viaggi lunghi e comodi. Un altro elemento che li distingue, ma di natura tecnica, è la catena cinematica elettrificata. Significa che impiegano la cosiddetta rete di bordo a 48 Volt e si affidano ad un alternatore-starter azionato a cinghia (RSG) e ad una batteria agli ioni di litio con una capacità pari a 10 Ah. Un apparato tecnologico complesso, difficilmente percettibile da chi siede al volante. Di fatto la componente elettrica è di supporto a quella endotermica. Quindi non si tratta di autonomia in elettrico oppure di ricarica alla colonnina. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero