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Le ali di Aston Martin spiccano il volo verso la nuova era del marchio britannico ultra-lusso. Lo scopo è sottolineare la nuova posizione dell’azienda come casa costruttrice di vetture ad alte prestazioni e squisitamente appassionanti e incentrata su un’ idea di brand basata sul motto Intensity Driven. La nuova identità creativa si fonda sulla reputazione di Aston Martin di saper combinare l’artigianato di lusso e il design sofisticato con emozioni ad alto numero di ottani e un intenso piacere di guida, come testimoniano i nuovi modelli DBX707, V12 Vantage e Aston Martin Valkyrie. L’iniziativa nasce dal fascino che Aston Martin esercita su un pubblico sempre più ampio, globale e benestante, a cui intende rivolgersi strategicamente il brand, riconfermando i valori fondanti della casa costruttrice. Oltre alla nuova espressione verbale e visiva, questo radicale rinnovamento conferirà anche un tocco contemporaneo al logo alato, creato dai designer Aston Martin in collaborazione con il famoso art director e graphic designer britannico Peter Saville.
Il nuovo logo alato ha letteralmente preso forma dalle sapienti mani degli artigiani del quartiere dei gioiellieri di Birmingham e sarà applicato per la prima volta alla prossima generazione di auto sportive Aston Martin. È il primo importante rinnovamento del marchio dal 2003 e, dalla nascita di Aston Martin 109 anni fa, il logo è stato modificato in modo significativo solo otto volte.
Parte del denaro sarà utilizzato anche per creare un «cuscinetto di liquidità» che aiuterà a far fronte alle spese programmate in futuro in un «ambiente operativo difficile», attribuito ai persistenti problemi di consegna dalla Cina a causa della pandemia, alla guerra in Ucraina e alle continue interruzioni delle catene logistiche. Se gli azionisti e le autorità di regolamentazione approveranno, la società prevede di rendere disponibili 23,3 milioni di nuove azioni ordinarie, al costo di 3,35 sterline l’una. L’obiettivo è raccogliere 78 milioni di sterline, che rappresenterebbero circa il 16,7% del capitale del gruppo. Se portata a termine, l’emissione di capitale dovrebbe aiutare la società a raggiungere un fatturato annuo di 2 miliardi di sterline e un utile prima degli interessi, delle imposte, del deprezzamento e dell’ammortamento di 500 milioni di sterline, entro l’anno fiscale 2024-25.
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