Associazioni auto a governo: avanti con incentivi per settore, serve visione di lungo termine

Un parco auto
MILANO - Gli incentivi per l’automotive hanno dato un forte sostegno al settore Nella seconda parte del 2020, dopo una prima parte dell’anno drammatica a causa...

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MILANO - Gli incentivi per l’automotive hanno dato un forte sostegno al settore Nella seconda parte del 2020, dopo una prima parte dell’anno drammatica a causa dell’emergenza Covid, ma se non saranno rinnovati le ricadute potranno essere molto negative. Le associazioni di categoria, che mettono in guardia contro gli “stop and go” e auspicano “una visione di lungo termine e un contesto ragionato”, chiedono soprattutto di essere ascoltate. È questo il messaggio che lanciato durante l’Automotive Webinar sulla mobilità organizzata da #ForumAutoMotive.

“Mai nella storia si è vista un’unità di intenti così forte, soprattutto tra associazioni di categoria e sindacati, il messaggio al Governo è salire a bordo e credere che l’automotive ci porterà in un futuro certo”, ha detto Paolo Scudieri, presidente di Anfia. Gli incentivi varati dal Governo, del resto “hanno funzionato e hanno ridato fiato alle imprese e all’occupazione”, ma ora, con la loro scadenza, “si creano nuovi rischi per il 2021, che potrebbe anche essere un anno di opportunità se ci sarà un approccio intelligente sul sostegno all’intera filiera”, ha detto Michele Crisci, presidente di Unrae, spiegando che davanti ci sono sfide a vari livelli, “una nel breve per risanare la situazione emergenziale e una per rialzare la testa e guardare un pò più in là.

Servono azioni a breve e a più lungo termine, anche con il Recovery Fund, non premiare l’automotive è una sfida persa e ognuno se ne assumerà le responsabilita”. Questo significa anche evitare atteggiamenti “troppo ideologici” da parte della politica, che deve invece pensare in modo concreto a come sostenere la filiera dell’ auto, come ha fatto notare Adolfo De Stefani Cosentino, presidente di Federauto. Per questo, la richiesta al Governo è innanzi tutto di “sostenere gli investimenti per le imprese, ascoltarci e smetterla con le ideologie contrarie al settore”, ha detto Paolo Magri, Presidente di Ancma, ricordando che i problemi del settore dell’ auto sono gli stessi a cui deve fare fronte anche il comparto delle due ruote.

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Il Messaggero