Suzuki Grand Vitara, la jap si rinnova: vestito da Suv, forza da vera fuoristrada

La Suzuki Grand Vitara è in grado di affrontare percorsi impegnativi
ROMA - La Suzuki Grand Vitara presentata al Salone di Mosca sfoggia lievi ritocchi che ne arricchiscono l’aspetto e ha più ricche dotazioni che non intaccano minimamente la...

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ROMA - La Suzuki Grand Vitara presentata al Salone di Mosca sfoggia lievi ritocchi che ne arricchiscono l’aspetto e ha più ricche dotazioni che non intaccano minimamente la personalità estetica e tecnica di un’auto nata per fare davvero da ponte tra strada e fuoristrada e non certo per fare la comparsa lontana dai nastri d’asfalto.


Di acqua ne è passata sotto i ponti,
ma la Suzuki Grand Vitara rimane sempre fedele a se stessa resistendo alle mode che vogliono stradalizzare sempre di più anche i mezzi a ruota alta facendo loro dimenticare lo scopo di avere la carrozzeria sollevata da terra. La giapponese infatti, come le vere fuoristrada, ha la carrozzeria separata dal telaio a traverse e longheroni e il motore è montato in posizione longitudinale per avere una perfetta ripartizione delle masse sui due assali e un sistema di trazione integrale che prevede di partenza la presa sulle ruote posteriori e l’inserimento eventuale di quelle anteriori, con tanto di blocco del differenziale centrale e di riduttore. Il tutto selezionabile con una comoda manopola. L’unica concessione alla strada sono le sospensioni indipendenti sulle 4 ruote, con un sofisticato multilink al retrotreno. Tra l’altro, si tratta dell’unico modello di questo segmento a essere offerto con carrozzeria a 5 porte e a 3 porte più corta, ideale sia per chi la vuole usare in città, sia per chi sa che qualche centimetro in meno – 285 mm per la precisione – in fuoristrada vuol dire avere ulteriori possibilità.

Non per questo la Grand Vitara ha mai trascurato il look, anzi.
E con le modifiche presentate in questi giorni lo dimostra ulteriormente. Cambiano infatti la calandra, viene aggiunta qualche cromatura in più e cambia anche la forma dei parafanghi con l’adozione anteriormente di una nuova carenatura di protezione in SSPP (Suzuki Super Polypropylene), più leggero del 10% rispetto al normale polipropilene e il cui colore elimina la necessità della verniciatura. Nuovi anche i cerchi in lega a 8 razze con diametro da 17 pollici oppure a 10 razze da 18 pollici e rinnovata anche la paletta per le tinte della carrozzeria che comprende ora 9 scelte inclusi i nuovi perlati marrone Bison e Gaia Bronze. Rinnovati anche i tessuti: per la 5 porte c’è un nuovo disegno a strisce verticali e diagonali, per la 3 porte uno specifico a trama stretta, più sportivo.

Apparentemente inalterata la gamma motori
che comprende due unità a benzina e una a gasolio, tutte con cambio manuale a 5 rapporti. Le prime due hanno entrambe la distribuzione con variatore di fase e sono un 1,6 litri da 106 cv e un 2,4 litri da 169 cv anche con cambio automatico a 4 rapporti. Il diesel invece è un 1,9 litri di origine Renault che eroga 129 cv e offre il miglior bilancio in termini di consumi con un valore di 6,6 litri/100 km pari a 174 g/km di CO2 emessa. Il debutto della Suzuki Grand Vitara restyling per i mercati dell’Europa Occidentale dovrebbe invece avvenire per fine settembre al Salone di Parigi e questo fa presagire la disponibilità a listino entro la fine dell’anno. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero