MILANO - La scelta del Salone di Shanghai per il debutto mondiale della Maserati Ghibli, la prima vettura del Tridente a cimentarsi nel segmento E dominato dalle prestigiose...
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L'unione fa la forza. La «piccola» Maserati, com'era stata impropriamente definita trascurandone la lunghezza non lontana dai 5 metri, offre la seconda dimostrazione concreta - la prima è stata la nuova Jeep Cherokee appena svelata al Salone di New York - delle possibili sinergie tra le due anime, quella americana e quella italiana, del gruppo guidato da Sergio Marchionne. La piattaforma utilizzata ha infatti le radici oltre oceano - è quella della Chrysler 300 - ma è stata completamente rivisitata per soddisfare le esigenti richieste, in termini di prestazioni, guidabilità e sportività, della clientela del prestigioso marchio modenese. Della medesima piattaforma beneficerà anche la futura ammiraglia Alfa Romeo, la cui location produttiva non è stata ancora resa nota mentre la Ghibli farà compagnia alla nuova Quattroporte sulle linee di montaggio della nuovissima fabbrica Gianni Agnelli di Grugliasco, realizzata nell'area della ex Bertone.
Le ambizioni. Entrando in un segmento per lei inesplorato e rivolgendosi a un target tutto da conoscere, mettendosi in competizione con le varie Audi A6, BMW Serie 5 e Mercedes Classe E, la Maserati fa la scommessa probabilmente più impegnativa della sua storia. L'obiettivo che Marchionne ha affidato al responsabile del brand Harald Wester è paragonabile a una scalata di sesto grado: entro il 2015 le vendite annue di vetture del Tridente dovranno toccare quota 50.000 dalle poco più di 6.000 consuntivate lo scorso anno. In questa cavalcata trionfale la nuova berlina dalla raffinata eleganza italiana con le linee morbide e sinuose che tradiscono la parentela con la Quattroporte ha un ruolo da protagonista assoluta, visto che Wester le attribuisce un potenziale di vendita di almeno 20.000 unità all'anno.
La prima volta. La Ghibli è davvero la Maserati che non c'era mai stata. Non solo introduce il marchio in un segmento dai volumi importanti, mai neppure sognati in passato, ma segna anche il debutto di un motore a gasolio nel cofano di un'auto del Tridente, un 3.0 V6 sviluppato dalla VM di Cento che nella propulsione diesel vanta un impareggiabile know-how. Per conoscerne potenza e prestazioni bisognerà aspettare il reveal in terra cinese, mentre qualcosa di più si sa sul benzina che gli farà compagnia nel listino e che ne condivide cilindrata a frazionamento. Si tratta infatti del V6 3.0 biturbo da 410 cv adottato come motorizzazione d'ingresso della Quattroporte. Come la sorella maggiore, anche la Ghibli offre la trazione integrale in alternativa a quella posteriore. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero