PARIGI - Alla Lamborghini si lavora da tempo ad una supercar destinata a prendere il posto della Gallardo, in listino da otto anni e detentrice (con quasi 13.000 unità) del...
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Ora la Gallardo è un po’ più simile alla Aventador, lanciatissima erede della Murcielago. Un family feeling fatto di spoiler e prese d’aria, vernici nero opaco e parti in carbonio. Insomma: nessuna modifica sostanziale, ma qualche ritocco qua e là per rilanciare sul mercato (da novembre) la mandria di tori scatenati. Una mandria che si arricchisce, tra l’altro, della versione ET (Edizione Tecnica) limitatamente alle Gallardo LP 570-4 Superleggera e LP 570-4 Spyder Performante.
Il frontale si distingue, come tradizione Lamborghini, per le forme triangolari e trapezoidali, ma ci sono anche passaggi aria più grandi e colorazioni diverse (a richiesta nero lucido), che fanno apparire la macchina più larga e schiacciata al suolo. Nuovi i cerchi da 19”, verniciati in nero opaco e dotati di razze con profilatura argentata. Triangolo e trapezio contraddistinguono anche la parte posteriore dell’auto, dove spicca l’allargamento della zona scarico.
Sul piano meccanico, la Gallardo conserva il motore V10 5,2 litri con potenza di 560 e 570 cv, abbinato alla trazione integrale quattro di derivazione Audi. Per chi si accontenta, resta comunque disponibile la LP 550-2 con la sola trazione posteriore. Nella nuova variante Edizione Tecnica della quattro Superleggera spiccano invece, oltre a qualche dettaglio estetico, ai nuovi colori e alle personalizzazioni degli interni, alcune dotazioni legate al comportamento stradale e alle prestazioni, come lo spoiler posteriore fisso più largo e i freni a disco carboceramici. Alla Lamborghini tengono a sottolineare un aspetto non secondario: ora il rapporto peso/potenza è di 2,35 kg per cavallo.
Aggiornata anche la Aventador. Sulla top di gamma di Lamborghini con motore V12 da 700 cv è stato fatto un lavoro di tutt’altro genere: niente facelift, ma qualificato aggiornamento tecnologico. Ora ci sono un sistema di disattivazione cilindri quando il motore non ha bisogno di tutta la sua potenza e un avanzato congegno Start/Stop in grado di riaccendere il motore nelle soste provocate dal traffico in 180 millisecondi, senza incidere sull’energia della batteria. Battezzato Supercap, questo sistema fa in modo che l’energia elettrica per riaccendere il motore dopo uno stop (ad esempio al semaforo), sia fornita da condensatori che hanno capacità estremamente elevate (i supercap, appunto). Il V12, come detto, riprende a girare a tempo di record, e comunque – assicurano i tecnici di Sant’Agata Bolognese – molto più velocemente rispetto a un sistema start/stop convenzionale. Tutto ciò comporta, secondo la Casa, un risparmio di consumi fino al 20%. Tra i vantaggi anche una piccola riduzione di peso: grazie alla nuova tecnologia, infatti, vengono tagliati tre chili, in quanto la batteria del veicolo, chiamata ad alimentare soltanto i sistemi elettronici, ha dimensioni ridotte. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero