Anfia, a gennaio raddoppiano volumi auto ibride. Il 2020 sarà l’anno delle elettrice e ibride plug-in

Una ricarica plug-in hybrid
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TORINO - «Dopo la ripresa delle vendite registrata a partire da settembre e un dicembre in crescita a doppia cifra (+12,5%), il mercato dell’auto apre il 2020 con segno negativo (-5,9%), complice anche un giorno lavorativo in meno». È il commento di Paolo Scudieri, presidente dell’Anfia. Le immatricolazioni di auto ibride, incluse le ricaricabili ed elettriche (Pev) - spiega - a gennaio raddoppiano quasi i volumi rispetto allo stesso mese 2019 e raggiungono la quota più alta mai registrata (11,3%). Le ibride mild e full aumentano del 74% con una quota di mercato del 9,2%.


Le ricaricabili a gennaio 2020 sono quasi 5 volte quelle vendute a gennaio 2019, grazie alle forti variazioni positive sia delle elettriche (Bev: +546% e 1,2% di quota), che delle ibride plug-in (Phev: +269% e 0,8% di quota), e rappresentano il 2,1% dell’immatricolato. Il 2020 sarà l’anno di punta delle vendite di auto Bev e Phev, incentivate dall’ecobonus e spinte dagli stringenti target di riduzione della CO2 che attendono le case automobilistiche. È per questo che abbiamo sollecitato le istituzioni a mettere in campo tutte le misure, dirette ed indirette, di sostegno allo sviluppo della mobilità elettrica.

Eppure, la situazione a oggi sembra paradossalmente peggiorata, visto che le risorse avanzate dal bonus 2019 non sono state recuperate, il plafond di 70 milioni di euro del 2020 servirà anche per l’acquisto di cicli e motocicli (anche se per soli 8 milioni) e nulla in più si è fatto né per agevolare i privati nell’installazione delle wallbox, né tantomeno sulla rimozione degli ostacoli tariffari». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero