Alpine soddisfatta per il terzo tempo di Lapierre: «Bilanciamento gestito correttamente», dice il Team Principal Sinault

La Alpine A480 Gibson dell'equipaggio franco brasiliano Mathieu Vaxiviere, Nicolas Lapierre e André Negrão
LE MANS – L'Alpine Elf Endurance, la scuderia francese del marchio sportivo controllato da Renault, ha completato quasi 137 giri nelle ultime ore, in vista della 90°...

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LE MANS – L'Alpine Elf Endurance, la scuderia francese del marchio sportivo controllato da Renault, ha completato quasi 137 giri nelle ultime ore, in vista della 90° 24h di Le Mans che si corre fra sabato e domenica. Al volante della Alpine A480 Gibson l'equipaggio franco brasiliano (Mathieu Vaxiviere, Nicolas Lapierre e André Negrão) ha percorso poco meno di 1.900 chilometri, pari a quasi il 40% della percorrenza totale con la quale la Toyota Gr010 Hybrid ha vinto lo scorso anno.

Lapierre, l'uomo dei giri veloci, ha ottenuto il terzo tempo nella Hyperpole: il 3:24.850 del transalpino è un crono di tutto rispetto che ha ceduto nel finale solo al doppio assalto dei piloti schierati dal costruttore giapponese. La simbolica piazza d'onore è sfumata per appena 22 millesimi. La due giorni in pista era cominciata con Negrão, che aveva completato le operazioni di verifica e controllo sulla meccanica e sull'elettronica.

Il bolide francese ha beneficiato giovedì di una nuova correzione del BoP (Balance of Performance) che ha incrementato la potenza massima di 10 cavalli: da 571 a 581. La ragione è il divario sulla velocità di punta con le rivali, che però sono decisamente più pesanti. La messa a punto delle vettura è proseguita anche dopo la Hyperpole con gli ultimi giri completati prima della mezzanotte. Lapierre sarà il pilota che porterà in pista la A40 Gibson alle 16 di sabato, per la seconda volta consecutiva nella classe regina.

«Mi sono divertito moltissimo in quel giro – ha commentato Lapierre a proposito della Hyperpole - È sempre speciale quando hai la possibilità di guidare su questa pista con gomme nuove, senza traffico e con una vettura leggera. Il team ha fatto un lavoro fantastico nel darmi un prototipo estremamente ben bilanciato». «Un ottimo risultato - ha aggiunto Philippe Sinault, Team Principal Alpine Elf Endurance Team - dovuto in gran parte all'eccezionale capacità di Nicolas di superare se stesso nei momenti più importanti. L'adeguamento del Bop ha consentito ai vari prototipi di correre con differenze di meno di due secondi su una pista di oltre 13 chilometri: è una notizia fantastica per lo spettacolo e sottolinea che la questione è stata gestita correttamente».

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Il Messaggero