Africa Eco Race 2020: partita la 12ma edizione. 6.013 km sulle piste del Marocco, Mauritania e Senegal

Un veicolo della Africa Eco Race
MONACO - La mattina del 7 gennaio ha preso il via da Tangeri la 12ma edizione dell’Africa Eco Race, gara aperta ad auto, moto e camion, articolata su un percorso di 6.013...

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MONACO - La mattina del 7 gennaio ha preso il via da Tangeri la 12ma edizione dell’Africa Eco Race, gara aperta ad auto, moto e camion, articolata su un percorso di 6.013 chilometri (3.918 di prove speciali) sulle piste del Marocco, della Mauritania e del Senegal, che ricalca la formula della storica Parigi-Dakar, dal 2009 trasferitasi in Sudamerica. 140 gli equipaggi iscritti (il 20% più dell’edizione 2019) provenienti dai 5 continenti in rappresentanza di ben 34 nazioni.


Prima dello starter vero e proprio, in territorio africano, la gara ha vissuto un lungo prologo tra Mentone, dove si sono svolte le verifiche sportive e tecniche, il Principato di Monaco, dove il principe Alberto ha dato un simbolico via in un’atmosfera sfavillante e davanti a migliaia di persone, e Savona, dove gli equipaggi e il foltissimo seguito (circa 300 veicoli e 700 persone) si sono imbarcati a bordo del traghetto Esmeralda della compagnia marittima Grimaldi Lines: dopo 48 ore di traversata, dedicate a briefing e stage di formazione, i partecipanti sono sbarcati al porto di Tangeri, da dove ha avuto inizio la gara vera e propria.

Rispetto alle precedenti edizioni, l’Africa Eco Race si svolge su un percorso rinnovato per il 70%, e ciò renderà la gara ancora più incerta e spettacolare. Ne è convinto l’organizzatore, Jean Louis Schlesser, che alla vigilia della corsa ha dichiarato: “Sono soddisfatto di vedere che questa dodicesima edizione dell’Africa Eco Race ha portato ad una crescita del 20% degli iscritti e ad una internazionalizzazione totale, con ben 34 nazionalità rappresentate e distribuite su cinque continenti. Il numero delle moto – ha aggiunto Schlesser - è quasi raddoppiato rispetto al passato e la qualità dei piloti e dei team presenti continua a crescere. La corsa si annuncia appassionante per le due come per le quattro ruote senza dimenticare la categoria SSV che quest’anno avrà una sua classifica dedicata e che per questo motivo ha visto raddoppiare il numero degli iscritti rispetto alla passata edizione. Credo inoltre che i 14 camion presenti, uno più bello dell’altro, si daranno battaglia fino all’ultimo metro regalandoci immagini spettacolari».


E’ foltissima la rappresentanza italiana al rally raid africano. E tra i favoriti c’è Alessandro Botturi, nove volte campione italiano enduro e vincitore dell’edizione 2019 della gara africana. Il pilota di Lumezzane sarà al via in sella ad una Yamaha. Tutta da seguire sarà anche la gara del pilota paralimpico Gianluca Tassi, presentatosi al via dell’Africa Eco Race ai comandi di un quad Yamaha YXZ 1000RR, veicolo 4x4 biposto appositamente adattato alla guida con comandi manuali e completamente aperto. Al suo fianco il navigatore Angelo Montico, il team manager Alessandro Brufola Casotto e il meccanico David Giovannetti, oltre al team Quaddy supporter di Yamaha.

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Il Messaggero