Aegea, il ritorno di Fiat nella classe media europea: capostipide di una nuova famiglia

La nuova Fiat Aegea prodotta, e in gran parte sviluppata, in Turchia
MILANO – Non è detto che il nome di progetto – Aegea, scelto per rendere omaggio alla Turchia, dove è stata progettata e dove viene prodotta grazie alla quasi cinquantennale...

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MILANO – Non è detto che il nome di progetto – Aegea, scelto per rendere omaggio alla Turchia, dove è stata progettata e dove viene prodotta grazie alla quasi cinquantennale collaborazione con lo storico partner Koç – sia anche quello definitivo della vettura. Ma è questione di poco , visto che il segreto sarò svelato antro l’autunno, magari proprio durante il Salone di Francoforte.


È però certo che questo modello segna l’inizio della riscossa di FCA nel settore delle berline compatte, nel segmento C che rappresenta il baricentro del mercato europeo. Progettata fin dall’inizio con la classica carrozzeria tre volumi e quattro porte, la vettura nasce da un foglio completamente bianco (a differenza della Linea, evoluzione di un modello già esistente) che gli specialisti del Centro Stile FCA hanno riempito di linee equilibrate e moderne, successivamente sviluppate insieme ai colleghi di Tofas R&D nell’arco di un lavoro che ha impegnato per tre anni un team di 2.000 persone.

La nuova vettura non si limita a colmare la lacuna aperta con l’uscita di scena dell’accoppiata Bravo/Brava, ma segna l’avvio di un processo che Alfredo Altavilla, il numero uno di FCA per quanto riguarda l’area Emea (Europa, Medio Oriente e Africa), definisce di «grande importanza strategica». La “Compact Sedan” che esce dalla fabbrica Tofas di Bursa, dove la joint venture tra FCA e Koç produce – con una capacità di 400.000 auto all’anno - anche Linea, Qubo, nuovo Doblò, Fiorino e Doblò Cargo, sarà la capostipite di un’intera famiglia di vetture.

Ne dovrebbero far parte almeno altri due modelli annunciati per il 2016, una hatchback erede diretta della Bravo e una station wagon compatta che nel listino del marchio italiano manca dai tempi del Stilo Multiwagon. La Aegea, che ha celebrato il suo debutto mondiale all’ultimo Salone di Instanbul, ha suscitato commenti favorevoli per lo stile indiscutibilmente made in Italy, proporzionato e filante, oltre che per l’abitabilità sorprendente in una vettura lunga 4,5 metri. Merito del passo, decisamente generoso, di 2,64 metri. Quanto basta per ospitare comodamente 5 occupanti e 510 litri di bagaglio.

La meccanica appare all’altezza della concorrenza più qualificata. Ne fanno porte due motori a benzina e due turbodiesel Multijet II con potenze comprese tra 95 e 120 cv, capaci di abbinare le buone performance con livelli di consumi ed emissioni che, soprattutto nel casi dei diesel, avvicinano quelli di una city car come la Panda, mentre per quanto riguarda i cambi sono disponibili un manuale e un automatico.


Anche in tema di connettività la nuova berlina compatta ha le carte in regola, disponendo tra l’altro del sistema Uconnect con schermo tattile da 5 pollici, del sistema Bluetooth con vivavoce, lettore di SMS e riconoscimento vocale, mentre a richiesta sono disponibili la telecamera di parcheggio posteriore e il navigatore TomTom. Dopo l’esordio sul mercato turco, il frutto del Progetto Aegea sbarcherà progressivamente in altri 40 Paesi dell’area Emea.


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Il Messaggero