BRUXELLES - I nuovi test “su strada” previsti dall'Unione Europea per la verifica delle emissioni costringerà i produttori automobilistici a ritirare...
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La dichiarazione arriva dopo l'accordo che permette alle case automobilistiche di ridurre l'eccedenza di emissioni - rispetto alle attuali soglie per i test in laboratorio - al 110% entro il settembre 2017 per i nuovi modelli ed entro il settembre 2019 per tutte le auto nuove. Soglia che scenderà al 50% entro il gennaio 2020 per i nuovi modelli ed entro il gennaio 2021 per i nuovi veicoli. Eppure nonostante tale flessibilità - secondo Acea - «sarà estremamente difficile per i costruttori rispettare in un breve lasso di tempo» i nuovi limiti.
Di qui il ritiro anticipato di molti modelli, nell'impossibilità di rispettare le nuove normative, un ritiro forzato che avrà «gravi implicazioni economiche» e conseguenze ambientali. Secondo l'associazione le nuove normative «renderanno più impegnativo per i produttori automobilistici raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni di Co2 al 2021, dal momento che i motori diesel emettono il 15-20% di Co2 meno dei motori a benzina comparabili». L'Ue infatti ha stabilito che dal 2021 tutta la gamma di un produttore non potrà emettere in media più di 95 grammi di CO2 per km, obiettivo raggiungibile solo con la presenza di più modelli a gasolio.
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Il Messaggero