ABB nuovo “title sponsor” del campionato elettrico: dall'e-Prix di Marrakech la nuova denominazione

A sinistra Alejandro Agag, fondatore e ceo della Formula E stringe la mano a Ulrich Spiesshofer, ceo di ABB
LONDRA – La Formula E “veste” tedesco, ma è sempre più svizzera. Il circuito elettrico presieduto dallo spagnolo Alejandro Agag ha ufficializzato...

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LONDRA – La Formula E “veste” tedesco, ma è sempre più svizzera. Il circuito elettrico presieduto dallo spagnolo Alejandro Agag ha ufficializzato il nuovo “title sponsor”, la Abb, acronimo di Asea Brown Boveri. La multinazionale elvetica ha il proprio quartier generale a Zurigo (dove su un circuito di 2,46 chilometri si disputerà il decimo ePrix della quarta stagione) ed ha chiuso il 2016 con un fatturato attorno ai 28 miliardi di euro.


Dalla seconda tappa della quarta stagione, in programma sabato in Marocco sulle strade di Marrakech, il campionato si chiamerà pertanto Abb Fia Formula E. Per il grande pubblico non cambia molto, ma il coinvolgimento di un simile colosso leader nell'elettrificazione, della robotica e dell'automazione industriale significa che il campionato sta guadagnando una sempre maggiore visibilità e credibilità.

La Abb (nata dalla fusione tra l'elvetica Bron Boveri con la svedese Asea) conta 136.000 addetti e livello mondiale, impiegati in oltre cento paesi. «Siamo entusiasti di essere partner della Formula E nello scrivere il futuro della mobilità elettrica», ha osservato Ulrich Spiesshofer, numero uno della multinazionale svizzera. «Oggi – ha aggiunto – due pionieri si uniscono: è una scelta naturale. Siamo in prima linea per quanto riguarda le ultime tecnologie digitali e per l'elettrificazione e digitali. Insieme, scriveremo il futuro: una gara elettrizzante alla volta».

Per Agag l'intesa segna un nuovo “giorno storico” per la Formula E: «Sono onorato di dare il benvenuto alla Abb in qualità di title sponsor di questa serie», ha dichiarato a Londra. «Le nostre due società sono sinonimo del superare i limiti di ciò che è possibile», ha incalzato. E Jean Todt, numero uno della Federazione Internazionale dell'Automobile ha confermato che l'annuncio della Abb «è un segnale forte e la prova dell'attrattiva di questo campionato, che è ancora agli inizi». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero