911 Speedster, concept da oltre 500 cv per i 70 anni di Porsche. Forse prodotta nel 2019

la Porsche 911 Speedster concept
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STOCCARDA - Settanta anni di Porsche meritano feste, mostre, parate e celebrazioni in tutto il mondo, ma la Casa della mitica cavallina tedesca ha deciso di regalarsi, per il proprio compleanno, anche un’auto speciale, una sportiva “vera” come lo sono state tutte le Speedster succedutisi a cavallo di due secoli, e dunque capace di sintetizzare la storia della Casa facendo da raccordo tra la primissima 356 Roadster, la Numero 1 omologata l’8 giugno 1948, e le Porsche di oggi.


Appuntamento (forse) al 2019. Si chiama 911 Speedster Concept la Porsche dell’anniversario. Per il momento, come si evince dal nome, è soltanto uno “studio”, e se diventerà un prodotto di serie ciò non avverrà prima del 2019 (la decisione nei prossimi mesi). Ma il suo aspetto, le sue caratteristiche (due posti scoperta), la sua potenza (oltre 500 cv) e le sue (presumibili) prestazioni fanno parte di un dossier che la Casa tedesca ha ufficializzato alla vigilia dei festeggiamenti per i 70 anni. Festeggiamenti cominciati in Italia al Salone di Torino Parco Valentino, proseguiti il 9 giugno in tutte le sedi Porsche del mondo e destinati ad andare avanti con eventi speciali a Stoccarda, il 16-17 giugno e il 13 ottobre, a Goodwood il 12-15 luglio e a Miami il 27-30 settembre.

Innovazione e tradizione. Sviluppato presso il reparto Motorsport, dove hanno visto la luce anche la 911 GT2 RS e, più di recente, la GT3 RS, il prototipo della 911 Speedster riflette con estrema chiarezza l’essenza del marchio di Stoccarda. Ma il compito principale che si sono assegnati i progettisti era realizzare qualcosa che potesse coniugare al meglio innovazione e tradizione. E per questo si sono spinti fino a trovare soluzioni sorprendenti anche per certi dettagli apparentemente meno importanti. Com’è avvenuto per i fari. Che sono ovviamente di ultima generazione, ma riflettono caratteristiche estetiche che richiamano la Speedster del passato: superfici trasparenti e opache sulle coperture di protezione dei gruppi ottici creano infatti un effetto a incrocio che ricorda la pratica diffusa nei primi anni di Porsche nel mondo delle corse, quando i vetri dei fari venivano coperti con nastro adesivo prima delle gare per proteggerli da eventuali scheggiature.

Elementi di raccordo. Il fil rouge che collega la 911 Roadster Concept di oggi alla mitica sportiva del passato emerge anche da altri dettagli, come le cornici dei finestrini, il parabrezza inclinato, i vetri laterali accorciati: tratti che conferiscono un profilo ancora più compatto, con una fly-line estremamente ribassata che ricorda la storica Porsche 356 1500 Speedster del 1952. E ancora: senza andare tanto indietro nel tempo il design del concept celebrativo ricorda anche la 911 Speedster del 1988, attraverso la copertura collocata dietro ai sedili anteriori, che nasconde la struttura di protezione in caso di ribaltamento e crea quell’andamento a “doppia gobba” che da sempre caratterizza la linea di queste sportive tedesche. In questo caso, però, il materiale utilizzato è la fibra di carbonio, che assicura rigidità salvaguardando la leggerezza.

Guerra ai chili di troppo. In materia di contenimento dei pesi, autentico principio ispiratore della filosofia Speedster, sono stati realizzati in carbonio anche i sedili e sono state escluse dotazioni come la radio, l’impianto di aria condizionata, il navigatore e gli apparati d’infotainment. Perfettamente in linea con il modello originale, anche la 911 Speedster Concept, come sui modelli del passato, non prevede la presenza di un vero e proprio soft top: per proteggere l’auto dalla pioggia quando è parcheggiata è possibile installare una copertura di tela fissata tramite otto fermi di plastica.

La cura dei dettagli. La carrozzeria, del resto, è sì quella dell’attuale 911 Carrera 4 Cabriolet (il telaio è invece quello della 911 GT3) ma in questo caso i parafanghi, il cofano anteriore e il carter posteriore sono stati realizzati utilizzando materiale composito in fibra di carbonio ultra leggera. Altri dettagli che non passano inosservati sono il tappo del serbatoio posto al centro del cofano anteriore (come sulle Speedster da corsa degli anni ruggenti), i terminali di scarico in titanio e i cerchi ruota Fuchs da 21 pollici che adottano per la prima volta un unico dado centrale.


Potenza esuberante. Il motore della Porsche 911 Speedster Concept è il 6 cilindri boxer di 4.0 litri, aspirato, con potenza di oltre 500 cv e capacità di “allungo” fino a 9.000 giri (derivato da quello della 911 GT3). Il cambio non è l’automatico-sequenziale PDK ma il manuale a 6 marce e la trazione è delegata alle sole ruote posteriori. Per ora non sono state dichiarate dalla Casa le prestazioni fondamentali (velocità, accelerazione, consumi, emissioni) ma è fuor di dubbio che alla prova della strada (meglio: della pista) quest’auto non mancherà di suscitare stupore e ammirazione. Come tradizione Porsche. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero