LE MANS - La Porsche 919 Hybrid fa sentire la voce del padrone alla 24 Ore di Le Mans conquistando tutte e tre le prime posizioni sulla griglia provvisoria di partenza e...
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Dominio tedesco, le giapponesi arrancano. Al secondo posto c’è la n° 17 di Webber-Bernhard-Hartley (3’17”767), al terzo la n° 19 di Tandy-Hulkenberg-Bamber (3’19”297) seguite dal terzetto delle Audi R18 e-tron, la n°8 di Di Grassi-Duval-Jarvis (3’19”886), l’unica a scendere sotto i 3’20”. Ancora in difficoltà le due Toyota: la più veloce è stata quella di Wurz-Sarrazin-Conway con un 3’23”543 che dista quasi 6 secondi dalla pole provvisoria e 2 secondi da quella che la stessa Toyota aveva fissato lo scorso anno.
Numeri che confermano la crisi tecnica delle monoposto iridate di Nagoya, evidenziata già nelle prime due gare a Silverstone e Spa, ma soprattutto il progresso terrificante operato da Porsche e Audi rispetto allo scorso anno che avevano dovuto subire lo strapotere delle giapponesi lungo tutto il campionato. In difficoltà anche le Nissan GT-R LM Nismo a motore e trazione anteriori: la più veloce è la n°23 di Pla-Ma con 3’36”468, battuta anche dalle Rebellion, ma soprattutto da una vettura LMP2, la Oreca 05 motorizzata proprio da un V8 Nissan.
Aston Martin su tutte e in massa. Tra le GT a dominare sono state le Aston Martin Vantage V8 con la numero 34 di Rees-Macdowall-Stanaway (3’54”928) che ha anticipato un’altra auto di Gaydon appartenente però, a sorpresa, alla classe AM (amatoriali): è la n° 35 guidata da Della Lana, Lamy e Lauda (figlio di Niki). La casa inglese ha per ora 4 auto nei primi 5 posti e a fare da guastafeste è la Ferrari 458 Italia di Bruni-Vilander e Fisichella, vincitrice lo scorso anno della corsa e del campionato WEC.
Seguono la prima delle Chevrolet Corvette C7R di Magnussen-Garcia-Briscoe mentre la prima Porsche 911 RSR, la n°91 di Lietz-Christensen-Bergmeister, è solo nona. Oggi l’ultima sessione di qualifica che deciderà la griglia di partenza definitiva della 83ma edizione della 24 Ore di Le Mans.
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Il Messaggero