24 Ore di Le Mans, l'ex campione del mondo di calcio Barthez alla prova del simulatore

Fabien Barthez ha dovuto sottoporsi ad un programma di “formazione” obbligatorio al simulatore AOTech
LE MANS – Fra i molti campioni del mondo in gara il 18 e 19  giugno prossimi nella 24 Ore di Le Mans ce n'è anche uno di calcio. Fabien Barthez, portiere...

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LE MANS – Fra i molti campioni del mondo in gara il 18 e 19  giugno prossimi nella 24 Ore di Le Mans ce n'è anche uno di calcio. Fabien Barthez, portiere titolare nel 2006 quando l'Italia vinse il titolo iridato in Germania, ma soprattutto nel 1998 quando i Galletti si aggiudicarono il trofeo, guiderà una Ligier JS P2 motorizzata Nissan assieme a Timothé Buret, nella gara di Endurance più famosa al mondo valida anche come terza prova del WEC.



Prima di potervi prendere parte, l'ex numero uno della nazionale transalpina (45 anni pochi giorni dopo la 24 Ore), ha dovuto sottoporsi ad un programma di “formazione” obbligatorio al simulatore AOTech. Barthez non è un novizio dei circuiti, ma il regolamento della gara impone a chi non abbia gareggiato a Le Mans l'edizione scorsa o che appartenga alla terza fascia, di affrontare questo test preventivo.


L'obiettivo è quello di fare in modo che i partecipanti meno navigati possano familiarizzare con il circuito in condizioni particolari e garanzia della sicurezza, propria e degli altri iscritti. L'ex portiere del Monaco, Manchester United e Olimpique Marsiglia si è reinventato pilota dal 2008 e ha già preso parte alla 24 Ore di Le Mans nel 2014 assieme a Sohel Ayari e Anthony Pons avvicendandosi al volante della Ferrari 458 Italia della scuderia Sofrev-ASP nella classe GTE-Am.


La formazione virtuale è durata complessivamente tre ore, con ripetute “sessioni” di trenta minuti ciascuna. Il test è servito per rammentare a Barthez ed a insegnare al suo compagno di “avventura” (al suo esordio assoluto a Le Mans) come si guida nel traffico intenso, come comportarsi nel caso di ingresso in pista della safety car sia durante il giorno sia durante la notte e come destreggiarsi nel caso di mutate condizioni del fondo in settori differenti del circuito. I risultati ottenuti al simulatore saranno a disposizione degli ufficiali di gara nelle prove. Finora già 24 piloti si sono misurati con la prova virtuale.
 


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Il Messaggero