Disney scarica la Fox di Murdoch, via dal logo "20th Century"

Bob Iger e Katy Perry
Voltafaccia della Disney, che scarica "Fox". Dopo aver segnato la storia di Hollywood nei suoi 85 anni di vita, il logo "20th Century Fox" va in...

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Voltafaccia della Disney, che scarica "Fox". Dopo aver segnato la storia di Hollywood nei suoi 85 anni di vita, il logo "20th Century Fox" va in pensione: al suo posto, sotto la nuova proprietà di Topolino, è lanciato "20th Century", un nome che evoca il glorioso passato ma che taglia il cordone con il brand di Rupert Murdoch e soprattutto con le sue news.


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Disney non spiega la decisione ma si limita solo a comunicarla, annunciando anche la nascita di Searchlight
Pictures al posto di Fox Searchlight e la fine del contratto con Peter Chernin, in passato il numero due di Murdoch. La scelta di rottura di Topolino non stupisce viste le profonde differenze culturali fra Disney e Fox, il network "preferito" da Donald Trump e non visto di buon occhio dalla liberal Hollywood e dal #MeToo.

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Roger Ailes, l'ex numero uno di Fox News, e Bill O'Reilly, uno dei volti più noti del network, sono infatti stati
travolti negli ultimi anni da scandali legati ad accuse di molestie sessuali e costretti a fare un passo indietro.



Considerato il vero creatore di Fox, Ailes e lo scandalo delle molestie all'interno della rete sono al centro del film
"Bombshell", candidato all'Oscar per la migliore attrice protagonista, Charlize Theron nei panni di Megyn Kelly, e per la miglior attrice non protagonista, Margot Robbie.

Le accuse e gli scandali recenti non hanno comunque scalfito la forza del marchio Fox, che continua a dominare nel panorama delle news americane sposando e sostenendo Trump e le sue teorie, anche quella che ritiene il cambiamento climatico un'invenzione.

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Al magnate Murdoch e alla Fox si contrappone una Disney che ha nel suo pubblico di riferimento i bambini ed è guidata da Robert Iger. Proprio Iger ha accarezzato più volte in passato l'idea di candidarsi alla presidenza degli Stati Uniti nel 2020 come democratico, sfidando Trump. Un'ipotesi poi accantonata, come ha lui stesso ammesso, con la richiesta di Disney di restare alla guida di Topolino anche dopo l'acquisizione degli asset di intrattenimento di 21st Century Fox, acquistati lo scorso anno in un accordo da 71,3 miliardi di dollari.


Il cambio di logo consente a Disney di voltare pagina e di imprimere il proprio marchio senza calpestare il passato che ha regalato grandi classici come "Alien" e "Die Hard". Ad aprire la nuova era di 20th Century sarà "The Call of the Wild", il film con Harrison Ford che segnerà il debutto sul grande schermo del nuovo logo. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero