Vincere alla lotteria può cambiarti la vita, può addirittura stravolgertela. Ma c'è una donna, Elaine Thompson, che invece ha preferito continuare a...
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LE FOTO
Le foto dell'epoca mostrano Elaine giovane e sorridente con un cappello da Babbo Natale e un sacco di banconote in mano, 2,7 milioni di sterline con cui si è concessa qualche sfizio, come quello di comprare una macchina nuova, una normalissima Ford Fiesta, e, con un po' più di brio, tre cavalli da corsa. Lei e il marito hanno poi spesso trascorso le vacanze a Las Vegas, ma non hanno mai avuto una donna delle pulizie. «Ma amo tantissimo il mio lavoro e solo perché ho vinto alla lotteria non significa che io voglia smettere di lavorare, è tutta una questione di equilibrio», ha spiegato. E quindi per mantenere i piedi per terra ha continuato a lavorare quattro notti a settimana e a fare un lavoro duro che non ha smesso neppure ora che ha quasi sessantacinque anni e c'è in giro il coronavirus, particolarmente problematico per lei che è asmatica. L'unica precauzione è stata quella di finire il turno alle 8,30, prima dell'apertura del negozio e quindi del rischio di incontrare clienti. Ma non si sente pronta ad andare in pensione, neppure adesso che il marito ha smesso in parte di lavorare e che sono passati venticinque anni dalla vincita.
La la scelta di Elaine non è così inconsueta tra i fortunatissimi baciati dalla Dea bendata: più della metà dei vincitori della lotteria nazionale britannica continua a lavorare in qualche modo e meno di un quarto ha avviato un'attività propria, anche piccola come un salone di bellezza o una piccola impresa, dopo la vittoria. Sono molte, e ben documentate, le storie di chi invece ha in qualche modo perso la bussola, si è fatto sconfiggere dalla noia e dal vuoto di una vita con tutti i lussi ma senza un vero obiettivo. Ci sono stati casi di suicidi di persone che avevano vinto somme enormi, avevano perso molto in investimenti sbagliati, erano finiti al centro delle attenzioni di parenti e finti amici. Nel 2002, Gigi Podda, sardo di Sanimi, centrò un 6 al Superenalotto da 5 milioni di euro, divisi con due amici. Tredici anni dopo è morto suicida, malato e solo, postando sulla sua pagina Facebook un messaggio che non lascia dubbi: «I soldi ti fanno ricco. Il rispetto e l'educazione ti fanno signore».
SENZA ECCESSI
Storie che fanno pensare che la signora Elaine, e tutte quelle persone che dopo una schedina vincente o un gratta e vinci fortunato hanno preferito dedicarsi alla beneficenza, ad aiutare la famiglia senza eccessi o ai piccoli investimenti oculati, non abbia avuto torto a tenersi i suoi scaffali e la sua routine. C'è addirittura chi, dopo aver passato qualche anno di bella vita, ha preferito tornare alla scrivania, alla catena di montaggio o al salone da parrucchiere. «Io sono stata educata a lavorare, mi piace lavorare», ha concluso Elaine. «Ho continuato a lavorare ma con orari più adatti a me e con il resto del tempo sono stato in grado di aiutare e di sostenere le associazioni caritatevoli che mi sono più a cuore». L'anniversario della vincita corrisponde a quello delle nozze con Derek: quest'anno Elaine li festeggerà insieme. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero