Ustinov, l'incrociatore russo che sfida la portaerei Truman davanti alla costa calabrese

Mosca già ha dislocato diverse navi nel quadrante mediterraneo modellando, a poco a poco, quella che può essere oramai considerata una vera e propria flotta

Nel Mar Ionio, a pochi chilometri dalla Calabria, l'altro fronte della crisi ucraina si gioca sugli schieramenti militari che, tra esercitazioni e prove di forza,...

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Nel Mar Ionio, a pochi chilometri dalla Calabria, l'altro fronte della crisi ucraina si gioca sugli schieramenti militari che, tra esercitazioni e prove di forza, si irrobustiscono sempre più aprendo a scenari inquietanti. Mosca già ha dislocato diverse navi nel quadrante mediterraneo modellando, a poco a poco, quella che può essere oramai considerata una vera e propria flotta. Dopo aver attraversato lo stretto di Gibilterra e cambiato rotta a largo di Creta, l’incrociatore missilistico “Maresciallo Ustinov” ha puntato verso la posizione della portaerei statunitense “Truman”, per sbucare nello Ionio. 

Ucraina, il fronte nel Mediterraneo

L’arrivo della nave nelle acque mediterranee - confermato dallo stesso ministero della Difesa di Mosca - potrebbe cambiare gli equilibri dell’intero bacino: si tratta, infatti, di una delle più grandi unità da combattimento della flotta russa, un'unità di classe Slava (o Progetto 1164) da 12mila tonnellate a pieno carico che si va ad aggiungere a un gruppo di sei navi anfibie entrate nell'area da metà gennaio. La fregata Admiral Grigorovich è l'ammiraglia della squadriglia dislocata nella zona. Sono prevalentemente  imbarcazioni provenienti dalla Flotta del Mar Nero ma stanziate oltre il Bosforo, "coperte" dalla presenza dalle basi navali russe situate in Siria. La  Admiral Grigorovich è affiancata dalle corvette Dmitriy Rogachev e Vyshniy Volochek e dai tre sottomarini Stary Oskol, Krasnodar e Novorossiysk. 

La flotta russa 

L’incrociatore missilistico Varyag, il cacciatorpediniere antisommergibile Admiral Tributs e la nave-cisterna per il rifornimento Boris Butoma - tutte provenienti dalla flotta del Pacifico - hanno ingigantito le fila delle altre tre navi russe in grado di trasportare ed appoggiare delle unità militari terrestri. A queste si sono aggregate già da tempo le navi militari Ropucha e la Pyotr Morgunov. Attese poi anche imbarcazioni da sbarco di classe Ropucha, Korolev, Minsk e Kaliningrad.

di Alessandro Strabioli

 

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Il Messaggero