Attacchi ucraini contro raffinerie russe, la Casa Bianca a Kiev: fermatevi, altrimenti aumenta il prezzo del petrolio

Secondo l'analisi del quotidiano economico britannico la Russia è un importante esportatore «nonostante le sanzioni occidentali sul suo settore petrolifero e del gas»

Attacchi ucraini contro raffinerie russe, la Casa Bianca a Kiev: fermatevi, altrimenti aumenta il prezzo del petrolio
Nel giorno in cui la Russia ha effettuato il piu grande attacco degli ultimi mesi contro infrastrutture energetiche ucraine con l'obiettivo di lasciare il Paese aggredito...

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Nel giorno in cui la Russia ha effettuato il piu grande attacco degli ultimi mesi contro infrastrutture energetiche ucraine con l'obiettivo di lasciare il Paese aggredito senza energia elettrica, la Casa Bianca invita Kiev a non colpire raffinerie di petrolio in territorio russo perché questo va a causare un aumento del prezzo del greggio.

A corto di armi e munizioni, con un sostegno sempre più frammentario dell'Occidente a causa di frange filo russe sia in alcuni Paesi europei sia negli Usa, per l'Ucraina rispondere agli attacchi di Putin è una gara ad ostacoli. E gli ostacoli a volte sono imprevedibili. Nelle ultime settimane Kiev ha colpito con i droni diverse raffinerie russe.

Guerra Ucraina, Kiev: attacco con droni in territorio russo. Colpita raffineria di petrolio a Tuapse

Più nel dettaglio: da gennaio si contano 15 attacchi di droni ucraini contro 13 raffinerie di petrolio in nove regioni della Federazione Russa. Otto sono state seriamente danneggiate, ha scritto su Telegram il media indipendente russo The Insider. Gli impianti attaccati, si legge, hanno una capacità produttiva di 178 milioni di tonnellate di prodotti petroliferi l'anno. Si stima che questi attacchi abbiano compromesso «una capacità produttiva di 46 milioni di tonnellate annue, che corrisponde al 14% della capacità totale di raffinazione e al 17% del greggio processato nel 2023», afferma The Insider. 

Il FT: gli Usa hanno esortato Kiev a fermare attacchi a raffinerie

Sulla carta un risultato importante ma oggi il Financial Times ha rivelato che Washington non ha gradito questo tipo di azioni. Scrive il Financial Times: «Gli Stati Uniti hanno esortato l’Ucraina a fermare gli attacchi alle infrastrutture energetiche russe, avvertendo che gli attacchi dei droni rischiano di far salire i prezzi globali del petrolio e provocare ritorsioni, secondo alcune fonti. I ripetuti avvertimenti di Washington sono stati consegnati agli alti funzionari del servizio di sicurezza statale ucraino, la SBU, e alla sua direzione dell'intelligence militare, nota come GUR».

Secondo l'analisi del quotidiano economico britannico la Russia è un importante esportatore «nonostante le sanzioni occidentali sul suo settore petrolifero e del gas». I prezzi del petrolio sono aumentati del 15% quest’anno fino a raggiungere gli 85 dollari al barile. Un effetto che rischia di minare la campagna elettorale per le presidenziali di Biden.

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Il Messaggero