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L'arrivo in Ucraina di decine di migliaia di mercenari siriani, mobilitati dalla Russia e definiti “volontari”, è stato annunciato più volte. E l'agenzia ucraina Unian ha fatto sapere in queste ore che i primi 400 sono arrivati ai confini dell'Ucraina, mentre secondo l'Osservatorio per i diritti umani in Siria i miliziani pronti a partire sarebbero più di 40mila. Mosca e Damasco, del resto, sono legati da un'alleanza strategica militare, politica e diplomatica vecchia di almeno mezzo secolo. L'intervento di Putin ha permesso negli anni scorsi al contestato presidente Bashar al Assad di conservare il potere e di essere confermato nel suo ruolo.
«Gli occupanti russi continuano ad accumulare riserve sul loro territorio per muovere guerra all'Ucraina» ha fatto sapere la Unian citando lo Stato maggiore delle Forze armate dell'Ucraina: «Si stanno formando distaccamenti di mercenari siriani.
I cosiddetti «volontari» da inviare in Ucraina fanno parte in gran numero delle milizie create in Siria da signori della guerra locali. Tra questi ci sono ad esempio migliaia di ex miliziani della disciolta organizzazione paramilitare Bustan creata da un cugino del presidente Assad caduto in disgrazia quasi due anni fa. Per questo motivo alcuni uomini di Bustan si sono arruolati in diverse milizie e altri sono rimasti senza paga. Ma oltre agli ex miliziani di Bustan ci sono anche gli uomini del quinto corpo d'armata siriano, organizzato e finanziato da Mosca. L'Osservatorio ha fatto sapere che sono più di 40mila i miliziani arruolati finora dalla Russia in Siria. «Si sono iscritti alle liste di arruolamento più di 40mila combattenti», ha affermato l'Osservatorio, ricordando che non sono «volontari» ma sono stati mobilitati con la promessa di ricevere un salario. L'arruolamento sarebbe in corso a Damasco e ad Aleppo attraverso varie strutture governative cooptate dal sistema militare russo in Siria. Tra queste entità l'Osservatorio cita il partito Baath, al potere in Siria da mezzo secolo, le organizzazioni armate palestinesi filo-Damasco presenti nei campi di Yarmuk e di Nayrab, rispettivamente nella capitale siriana e nella metropoli di Aleppo, e il Battaglione 25 formato anni fa con finanziamenti russi in Siria.
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Il Messaggero