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«Una donna torturata a morte il villaggio di Bucha devastato....Vedo coperta di sangue e di fango/quella che fu l'amatissima figlia di qualcuno/ed è stata violentata/fino alla morte non potrò dimenticare». Versi dal fronte, dalla città del massacro alle porte di Kiev. Roman Semysal è un attore di cinema e teatro molto conosciuto in Ucraina, anche un poeta. Combatte con l'esercito del suo paese, come ha già fatto dal 2015 in Donbas. Nei giorni scorsi è stato a Bucha, raccontare quello che ha visto in una poesia «è stata una necessità», dice, un modo per dare forma al dolore e fermarlo. Cavalli bruciati è il titolo, l'8 aprile l'ha pubblicata su Facebook. Olena Ponomareva, professoressa di ucrainistica all'università Sapienza di Roma e sua amica, ha tradotto i versi. «Perché quelle parole - spiega - sono pallottole che arrivano al cuore. Un orrore simile la mente non lo accetta e gli occhi non ce la fanno a reggere. La poesia trasmette quello che che altrimenti non si può descrivere».
I VERSI
È bruciato tutto a Bucha, racconta in versi l'attore poeta, anche i cavalli. «Cammino inciampando nei cadaveri e nei serbatoi del carburante/urlo con voce rauca e vomito/e gracchio come un corvo». Il vuoto, intorno. «I gatti e i cani mi si avvicinano/li abbraccio come uno Shiva dalle cento mani», non cè nessun altro da abbracciare. «Guardo perché non riesco a sbattere le palpebre/dall'orrore le pupille diventano infrarosse/i bambini spogliati raggelati per sempre.».
Semysal, 45 anni, è un interprete teatrale molto apprezzato in Ucraina, protagonista di film che raccontano la guerra U311 Cherkasy, dal nome di una nave della marina ucraina, e Cyberogs: heroes never dies, e anche un volto popolare delle fiction.
«La situazione generale di questa guerra è molto diversa dal 2015», racconta a chi è in contatto con lui su Facebook. «Questa è una guerra su vasta scala, si combatte senza sosta.
A TEATRO
Quei versi, anche un modo per far sapere che è ancora vivo. Leggerli, un pugno nello stomaco e un sollievo. «Li ho subito tradotti perché tutti devono sapere cosa si prova a vedere da vicino quel massacro», la professoressa Ponomareva ha appena pubblicato con Dario Fertilio un libro che è una piece teatrale sulla guerra in Ucraina Lettere dal Donbas. «Abbiamo raccontato il conflitto con le testimonianze dei combattenti e anche con le poesie di guerra. Tra i poeti che abbiamo scelto c'è anche Roman Semysal. Lui è diventato famoso nel nostro Paese anche perché a teatro ha interpretato Vasyl Stus, il poeta dissidente che è stato vittima del regime sovietico. Al fronte ci sono tante persone famose come Roman, professori universitari, deputati del Parlamento, attori, scrittori».
«Fino alla morte - scrive Semysal - non potrò dimenticare/
né perdonare».
Il Messaggero