Massacra a martellate e uccide la moglie, comunità sotto choc: «Era la coppia perfetta»

Massacra a martellate e uccide la moglie, comunità sotto choc: «Era la coppia perfetta»
Ancora violenza tra le mura domestiche, ma anche un delitto che per molti non trova spiegazioni. Jorge Trossero, 50 anni,  ha picchiato a morte sua moglie con un...

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Ancora violenza tra le mura domestiche, ma anche un delitto che per molti non trova spiegazioni. Jorge Trossero, 50 anni,  ha picchiato a morte sua moglie con un martello e poi ha telefonato alla polizia per confessare (tranquillamente) il barbaro omicidio. Ha ucciso la donna che diceva di amare alla follia, Danisa Canale, e ora è finito in carcere lasciando il figlio di quattro anni senza i suoi genitori.


La polizia, che indaga sul caso, ha confermato che la donna è morta per le decine di colpi ricevuti alla testa con il martello e che Trossero ha confermato l'omicidio raccontando tutti particolari. Il fatto è avvenuto nella cittadina  di Galvez, a 80 chilometri da Santa Fe, in Argentina. Amici, parenti e l'intera comunità sono sconvolti per quanto accaduto: "Era una coppia perfetta, non riusciamo a capire come sia accaduta una cosa simile e con tutta questa brutalità". Gli agenti intervenuti sulla scena del crimine hanno raccontato che Trossero dopo aver commesso l'omicidio ha chiamato  i servizi di emergenza, e con voce pacata, ha detto: "Venite immediatamente, ho ucciso mia moglie". Quando i poliziotti sono arrivati lo hanno trovato seduto, accanto al tavolo, con la donna distesa a terra in una pozza di sangue. Ma era ancora viva.


Danisa è stata quindi soccorsa e portata in ospedale dove è morta poco dopo per le gravi ferite. Quotidiani locali indicano che la coppia si era sposata nel 2012 e che il loro bambino era nato due anni dopo. Tutti hanno detto che erano felici e innamorati "qualche litigio come accade in tutte le coppie, ma si amavano". Tutto questo però negli ultimi mesi era solo in apparenza, perché in realtà qualcosa aveva inceppato l'ingranaggio dell'amore, tanto che avevano deciso di separarsi e mettere in vendita la casa per dividerne il ricavato. I vicini hanno raccontato di non aver idea del perché all'improvviso quel rapporto si fosse trasformato in una tale violenza, e sono sconcertati dal fatto che il figlio tanto amato e voluto ora resti orfano di entrambi i genitori. Tutti in città hanno tentato di capire cosa abbia spinto Trossero a un simile gesto "ma è impossibile trovare una risposta davanti alla morte di una mamma".  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero